Olon Spa: tempi determinati in scadenza e conciliazione vita-lavoro

Comunicato del Sial Cobas ai lavoratori e lavoratrici Olon, del 14 giugno 2021

Trasferimento a Mulazzano invece che a Casaletto Lodigiano

Il trasferimento a Casaletto Lodigiano, dopo vari incontri con la direzione, si è trasformato in trasferimento a Mulazzano dal 14 giugno. Restano diversi problemi aperti, da verificare e risolvere: nessun costo per il lavoratore? Quale collocazione professionale? Eventualità di un futuro rientro? Riuscirà a conciliare tempi di vita e di lavoro e gestire l’entrata e uscita dalle scuole del bambino? Per evitare di perdere il posto di lavoro o di incorrere in una contestazione disciplinare A.M. si è presentato al lavoro e continuerà una verifica sull’evoluzione della situazione. Resta l’amaro in bocca per la soluzione adottata, che consideriamo temporanea. Vi terremo aggiornati sugli sviluppi.

Tempi determinati: quali mosse per evitare di lasciarli a casa?

Sono molti i motivi per evitare di far perdere il posto di lavoro a chi ce l’ha: la fase di crisi rende difficile ritrovarlo e basterebbe.

Perdere per strada chi già conosce impianti e produzioni per ripartire da zero con altri neoassunti solo per risparmaire sui salari facendoli partire sempre da E4 non è condivisibile.

E’ presumibile che molti lavoratori abbiano ferie e ROL arretrate da smaltire e quindi lavorando su questi punti i lavoratori avrebbero il vantaggio di riposare un po’ e guadagnare in salute, l’azienda avrebbe meno debiti verso i lavoratori da iscrivere a bilancio e con un minimo sforzo di programmazione si potrebbe evitare di troncare il rapporto di lavoro a tempo determinato.

Altre soluzioni potrebbero coinvolgere anche temporaneamente altri stabilimenti verificando disponibilità e volontarietà. Altre ancora possono essere tramite accordo sindacale creare, dopo aver tentato queste e altre vie che possono venire in mente, un bacino di ripescaggio per i prossimi da assumere. L’accordo sindacale fa vedere la buona volontà della direzione. Ricordiamo in ogni caso che la legge prevede che il singolo possa avere per 12 mesi (ridotto a sei mesi dal ccnl chimici) il diritto alla precedenza per assunzioni a tempo indeterminato per lo stesso lavoro.

I carichi di lavoro sono solo una componente per valutare gli organici necessari. Basta adeguare l’uso delle ferie e rol e tanto o tutto si può accomodare.

Il confronto sindacale deve trovare una buona soluzione collettiva altrimenti lo stato di agitazione per evitare la perdita di questi posti di lavoro continuerà.

Si può lavorare più vicino a casa?

I casi personali legati alle necessità di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro aggravati dalle condizioni della pandemia pongono anche alla azienda un problema di responsabilità sociale: lo smart working rende possibile lavorare da casa. E su questo versante dopo i decreti del Governo si dovrà trovare un accordo sindacale per non lasciare i singoli in balia della direzione. Questo periodo è anche l’occasione per fare una indagine e/o per auto candidature a ricollocarsi più vicino a casa per le più varie ragioni da quelle previste dalle leggi, (es. la 104) che però potrebbero non essere obbligatorie, a quelle senza copertura legale o contrattuale ma che farebbero bene alla salute, al minore inquinamento e ad avere un lavoratore meno stanco e meno stressato.

Perciò invitiamo la direzione a fare un esame delle situazioni in sospeso e verificare se ce ne sono di nuove e programmare una ricollocazione di tutti quanto più vicino possibile a casa.

Se volete più informazioni potete rivolgervi ai nostri delegati.