Spettacolo: le briciole non bastano. Presidio il 15 giugno sotto il Ministero del Lavoro

Dopo 15 mesi di mobilitazione, e un’interlocuzione bruscamente interrotta da parte del Governo, le misure inserite nel DL “Sostegni bis”, presentate come una rivoluzione, sono in realtà insufficienti. Al momento, è evaporato qualsivoglia riferimento alla continuità di reddito, misura quanto mai necessaria e non più rinviabile; mentre i provvedimenti in merito ad alcune tra le principali rivendicazioni delle lavoratrici e dei lavoratori in lotta sono, dalle stesse, ancora distanti.

15 giugno, dalle ore 15, presidio in via Molise, nei pressi del Ministero del Lavoro.

Rete Intersindacale RISP sul DL “Sostegni bis”

COMUNICATO STAMPA DI RISP, 14 giugno 2021

I lavoratori e le lavoratrici dello spettacolo annunciano una mobilitazione nazionale a Roma il 15 giugno.
Dopo oltre un anno di tavoli, dialoghi, richieste, incontri, presìdi, manifestazioni e occupazioni, un po’ di coraggio nel proporre un welfare innovativo per il settore spettacolo da parte del Governo, era tra le aspettative.
E se non in quelle, almeno nelle speranze di tutto il settore.
Invece la proposta che ne è scaturita è un passo verso qualcosa, che però necessariamente dovrà essere diverso, altrimenti la politica si dimostrerebbe una volta di più incapace di ascoltare, e quindi di trasformare le richieste in diritti.
La legge delega, ancora mancante dell’articolato necessario a sostanziarla, non basta.
Molte e molti, come singoli o gruppi, hanno già analizzato, criticato, discusso e commentato le righe pubblicate sul sito del Ministero della Cultura, poi pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale, che secondo il ministro Franceschini definirebbero “una giornata storica”.
Per i lavoratori e le lavoratrici dello spettacolo non è così.
Non vi è nulla da festeggiare in tutto questo. L’unica cosa da festeggiare è la consapevolezza che l’irruzione sulla scena politica nell’anno del Covid-19, ha imposto un dibattito sul mondo dello spettacolo – prima inesistente – e, seppur in minima parte, sul ruolo della cultura nel nostro Paese.
Pare a tratti paradossale infatti pensare che il ministro Franceschini possa considerare “storica” una riforma che rischia invece di ignorare le complessità che in molte e molti, con modi, pratiche, e linguaggi differenti hanno portato avanti nelle battaglie di questi 14 mesi.
Misero il tentativo di accomodare le rivendicazioni e rimandare la soluzione a forme di welfare che imitano in maniera claudicante altri strumenti di sostegno: per garantire le tutele a un intero settore servono strumenti universali e non parziali o individuali, così come l’emersione
delle giornate di lavoro effettivo e l’uscita dal ricatto del lavoro nero devono essere un punto focale della riforma, e non citati nella sua introduzione e poi dispersi.
Se i ministri Franceschini e Orlando vogliono sapere cosa pensiamo della proposta messa sul tavolo ci convochino per un tavolo interministeriale serio, leggano le nostre lettere, ascoltino le nostre voci, che da mesi si mobilitano e che anche il 15 Giugno a Roma saranno in piazza. Si rendano disponibili ad un vero dialogo. Le briciole non ci interessano. Ci aspettiamo di più. Vogliamo di più. Vogliamo il riconoscimento dei nostri diritti.

Serve il coraggio di sperimentare; serve investire economicamente; serve riconoscere che almeno per tutto il 2021 il settore non ripartirà completamente.
I lavoratori e le lavoratrici tutt; i teatri tutti; le compagnie tutte; i circoli culturali tutti; i live club tutti, non possono essere dimenticat.


Non bisogna lasciare indietro nessun. Veramente. Sottoscrivono:

Professionist spettacolo e cultura – Emergenza Continua
ADL Cobas
Approdi. Lavoratrici e lavoratori della cultura e dello spettacolo Calabria
A2U – Attrici Attori Uniti
Autorganizzat* Spettacolo Roma
Brescia Unita Lavoratrici e Lavoratori dello Spettacolo
C.L.A.P. Camere del Lavoro Autonomo e Precario
Comitato Nazionale delle Fondazioni Lirico sinfoniche
Coordinamento Arte e Spettacolo Campania
Coordinamento Casertano per lo Spettacolo
Coordinamento Spettacolo Lombardia
Facciamolaconta – attrici e attori per i diritti
Lavoratrici e lavoratori dello Spettacolo Campania
Lavoratrici e lavoratori dello Spettacolo Novara
Lavoratrici e lavoratori dello Spettacolo Piacenza
Lavoratori e lavoratrici dello Spettacolo Piemonte
Lavoratori auto-organizzati dello spettacolo dal vivo Cobas Bari/Puglia
Lirica-Muta
Maestranze dello spettacolo Veneto
Mujeres nel Teatro
OSA operai/e dello spettacolo associati/e
Potere al Popolo – Cultura e Spettacolo
Presìdi Culturali Permanenti
Professionist* Spettacolo e Cultura – Emilia Romagna
R.A.C. (Regist_ a confronto)
Rete Intersindacale RISP
Sarte di scena
Settore Cultura e Spettacolo Barletta
SI Cobas Napoli
Sipari aperti sempre