Unità dei lavoratori? Unità dei/tra i sindacati? Proposte del SIAL-Cobas al dibattito

Proposte di azioni unitarie, congiunte, del direttivo SIAL-Cobas da discutere con altre realtà sindacali (luglio 2020)

Appello al confronto pubblico e rivolto a tutte le realtà sindacali e a quelli insoddisfatti della situazione ma che finora sono rimasti a fare altro senza impegnarsi anche sul terreno sindacale e/o parcheggiati male dove sono collocati sindacalmente.

Il SIAL-Cobas propone di discutere pubblicamente:

  1. per il pubblico impiego che andrà al voto nella prossima primavera 2021 di far nascere insieme a chi ci sta una nuova sigla sindacale in cui far confluire tutte/i quelle/i che si vogliono candidare per le elezioni delle RSU. Anche solo una semplificazione rispetto ad oggi consente un passo avanti insieme all’impegno a coordinare le azioni dei delegati eletti e l’attività sindacale nel settore. Nel 2019 le liste presentate dai diversi sindacati di base raccolsero circa 80.000 voti ed erano oltre una decina di sigle diverse. Alle scorse elezioni in alcune realtà abbiamo fatto la desistenza: al Comune di Milano il SIAL-Cobas ha presentato i propri iscritti/candidati nella lista dello Slai-Cobas e alla Regione nella lista del SIAL-Cobas c’erano candidati iscritti al S.I. Cobas. Proponiamo a chi ci sta, a tutti un passo avanti. Nel pubblico impiego non è possibile un raggruppamento di sindacati ma è possibile provare con una lista nuova che abbia anche l’intento di promuovere un percorso unitario e democratico. Chi attualmente è iscritto al sindacato promotore di questa esperienza è iscritto di fatto al nuovo (??). Per eventuali nuovi iscritti si tratta di costruire una proposta di gestione delle risorse che diano slancio al lavoro di settore e generale. E comunque questa è una proposta da costruire insieme a chi è interessato e non è  scatola chiusa ma va promossa e gestita entro settembre/ottobre 2020;
  2. una possibilità a portata di mano è nel terzo settore- welfare esternalizzato (appalti di servizi pubblici con sub contratti come quelli delle Cooperative Sociali, Uneba, Aninsei, ecc) di scarsa e nuova sindacalizzazione dove stiamo lavorando come intersindacale con ADL Cobas in particolare dell’Emilia. In un coordinamento più ampio sono presenti anche altre realtà sindacali locali (Cobas e SGB). Nella consultazione sulla proposta di contratto alternativo abbiamo incrociato collegamenti in una decina di Regioni e in molte città ma in molte di queste ogni sindacato si dovrebbe lanciare alla ricerca del proprio insediamento coinvolgendo lavoratrici e lavoratori a scegliere tra le diverse sigle. Si può fare qualcosa in più? La proposta è quella di far nascere insieme una nuova realtà sindacale per l’azione sindacale nel settore che può raccogliere iscritti ed avere una proiezione in tutte le località e promuova elezioni delegati con l’obiettivo di un coordinamento locale e nazionale sui temi sindacali, sugli appalti e sulla internalizzazione. E quindi con la nuova sigla ci si può presentare nei posti di lavoro per iscrizioni, elezioni RSU o RSA e RLS. Questo potrebbe in futuro allargarsi anche ad altri settori quando ce ne fossero le condizioni.
  3. per il settore privato la scelta è quella di partecipare alle Rsu secondo lo schema del 2014 senza doverlo rispettare in toto e nel caso usare la elezione delle RSA (vista anche l’aumentato numero di aziende non sindacalizzate).

Non si tratta di chiudere in quattro e quattr’otto ogni singola realtà sindacale ma verificare chi ci sta a mettersi in gioco e promuovere un lavoro unitario a diversi livelli. A chi ci sta proponiamo una costruzione di una rete sindacale e quindi un rapporto più stabile. A tutti gli altri proponiamo attività intersindacali anche a geometria variabile a seconda dei settori, delle necessità e delle volontà e disponibilità (vedi il neonato coordinamento delle lavoratrici e lavoratori del turismo e alberghi).

Le campagne unitarie potrebbero coinvolgere tutte le realtà sindacali non confederali?

Noi proponiamo che si possano gestire in modo coordinato, ma sarebbe meglio unitario campagne per la sanità pubblica, contro i fondi sanitari, per un alternativa ai fondi pensionistici contrattuali, per investimenti sulla prevenzione e manutenzione del territorio e delle opere a partire dal rilancio della sanità della scuola e dei servizi di trasporto pubblici, ecc.

I cugini di Solidaires (Francia) hanno come slogans: informare i lavoratori, reagire insieme, e reinventare il modo di fare sindacato. Per questo non siamo interessati ad autoproclamare l’ennesima sigla che risolve i problemi. La risposta la costruiamo cammin facendo tenendo presente che se abbiamo subito arretramenti ed è difficile resistere e migliorare le condizioni dobbiamo cambiare a fondo il modo di fare azioni collettive  e non solo unificare le sigle sindacali. Quello che potrà far cambiare le cose è il coinvolgimento e il protagonismo di lavoratori e lavoratrici perciò dobbiamo privilegiare le azioni comuni sui contenuti e nelle lotte. La logistica con le azioni comuni tra S.I. Cobas e ADL Cobas ha dato prova che si può ottenere risultati. Tra i tanti problemi ci sono il come si dichiarano e si costruiscono gli scioperi aziendali e generali, come si decidono le richieste da portare al tavolo aziendale e generale, come si evitano i 3/4 morti sul lavoro al giorno, come riusciamo a costruire risposte al cambiamento climatico, al problema dei migranti e di genere, ecc.).

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