Assistenza educativa e ripartenza della scuola. Vogliamo il 100%

Assistenza educativa e ripartenza della scuola. Vogliamo il 100% 

L’apertura dell’anno scolastico porta con sé molte preoccupazioni anche per noi educatori presenti nelle scuole. 

Ciò che abbiamo vissuto durante il loockdown (la sospensione dei nostri servizi, il lavoro a cottimo, il non riconoscimento del nostro ruolo da parte di scuole e amministrazioni, la dolorosa indifferenza verso i diritti degli alunni più deboli) temiamo si possa riproporre in qualsiasi momento in forme ancora più subdole, ora che il loockdown è finito ma impreparazione ed emergenze nella ripartenza delle scuole sono più che mai sotto gli occhi di molti. Alcune scuole nei territori in cui siamo presenti non hanno previsto la nostra figura nei protocolli sicurezza e ci stanno ostacolando l’entrata in servizio, cosa che comporta ad oggi perdita di ore e di stipendio. 

Ad alcuni colleghi hanno tagliato il monte ore “approfittando” dell’alternanza presenza/distanza. Molti comuni e/o Aziende speciali sono in ritardo con la progettazione e l’avvio dei servizi di pre e post scuola, (servizi importanti in questo momento complesso per molte famiglie). Molte colleghe e colleghi hanno visto monte ore ridotti rispetto all’anno scorso. Altre hanno un orario ridotto che si protrarrà più a lungo degli anni scorsi, cosa che comporta ad oggi perdita di ore e di stipendio. In altre situazioni ci viene richiesto di avere il dono dell’ubiquità o di svolgere compiti non nostri per coprire le mancanze della scuola e la vergognosa assenza, anche quest’anno, degli insegnanti di sostegno ad inizio anno scolastico. Per questo chiediamo che scuole, Committenze e Cooperative non scarichino la difficoltà di progettazione del servizio di Assistenza Educativa sulle tasche di lavoratrici e lavoratori già colpiti dalla crisi e che: 

1) venga rispettato il monte ore assegnato. 100% di lavoro e/o comunque di stipendio. 

2) le ore che non ci è possibile fare in presenza si possano utilizzare per la didattica a distanza, per i contatti con le famiglie, per la programmazione o produzione di materiale. 

3) che venga sospesa in deroga agli appalti l’indicazione di sospendere il servizio nei giorni di assenza del bambino. 

4) che le cooperative che gestiscono i servizi di scolastica tutelino maggiormente il nostro diritto a poter lavorare, e tutelino così la loro stessa solidità economica 

5) che il nostro lavoro sia svolto in massima sicurezza per noi e per tutti coloro che vivono la scuola, siano docenti alunni o personale non docente. 

6) in caso di perdita di ore dovute alla mala organizzazione di altri, di poter accedere ad ammortizzatori sociali in attesa di svolgere tutto il monte ore assegnato. 

Noi siamo educatori. Consapevoli della nostra professionalità e dell’importanza che abbiamo per centinaia di bambine e bambini in difficoltà e per le loro famiglie; nonostante un riconoscimento economico risibile e un precariato di fatto. Chiediamo che venga tutelato il nostro diritto a lavorare con continuità. 

Chiediamo di partecipare, in rappresentanza di lavoratrici e lavoratori e con le RSA elette ai tavoli di progettazione che coordineranno la ripartenza del nostro Servizio con Committenza e Cooperative. 

100% delle ore assegnate. Sempre. 

Organizzeremo Assemblee Sindacali dove siamo presenti e in nuove realtà e incontri con le Cooperative, Aziende e Committenze su questi temi in vista delle mobilitazioni dell’autunno. 

Operatrici ed operatori sociali Sial Cobas

infosindacale@gmail.com – tel 3403656780