La Dng licenzia 32 Cameramen: erano stati ceduti da Videotime-Mediaset con accordo di salvaguardia

cameramen licenziati PalermoLa Digital News Gathering (Dng), che ha 10 sedi in Italia, ha aperto una procedura di licenziamento di 32 cameramen su 60 dell’organico. Si tratta di lavoratori che erano stati ceduti alla DNG da Videotime (Gruppo Mediaset) due anni fa, con un accordo che prevedeva, in caso di mancanza di commesse o di licenziamenti, il ritorno dei lavoratori nuovamente a Videotime. L’accordo va rispettato!

Articolo da www.palermotoday.it del 6 ottobre 2015

La Digital News Gathering (Dng), che ha dieci sedi in Italia,  tra cui una a Palermo, ha aperto le procedure di licenziamento per 32 dei suoi 60 cameramen. A Palermo, nella sede di via Ugo La Malfa, sono a rischio i posti di lavoro di 32 operatori che svolgono riprese televisive esterne sui 60 attualmente impiegati. In questi giorni si è svolto un incontro nella sede di Confindustria in piazza dei Santi Apostoli a Roma tra l’azienda e le segreterie nazionali e territoriali dei sindacati delle telecomunicazioni per trovare un accordo di  conciliazione. E un prossimo incontro si terrà il 29 ottobre.

Gli operatori fino a due anni fa dipendevano da Videotime, società del gruppo  Mediaset. Poi la cessione a Dng del ramo d’azienda e  nel passaggio sono transitati tutti i dipendenti, con una clausola di garanzia nell’accordo a loro salvaguardia, che stabiliva che, in caso di mancanza di commesse o di licenziamenti, i lavoratori sarebbero transitati nuovamente a Videotime.

“Chiediamo che il gruppo  Mediaset, che è tornato ad avere utili in crescita come ha ufficialmente dichiarato, rispetti gli  accordi sottoscritti  – ha affermato il segretario della Slc Cgil di Palermo Maurizio Rosso –. Quando si è fatta la cessione abbiamo siglato un’intesa che garantiva anche che per cinque anni il lavoro e i livelli salariali sarebbero rimasti inalterati. Invece dopo due anni sono arrivati i licenziamenti e c’è il rischio che venga affidato il lavoro all’estero, delocalizzando, per abbassare i costi. Si era parlato di formazione del personale, di investimenti. Oggi di tutto questo piano non c’è più traccia. Noi chiediamo con fermezza il rispetto degli accordi e diciamo che non si possono perdere posti di lavoro in un’azienda  strategica che opera in un settore, quello delle riprese televisive, che non è affatto in crisi, se è vero che  Mediaset  è tornata nel 2015 ad avere  gli utili in crescita”.

Rosso ha chiesto l’intervento del sindaco Leoluca Orlando e dell’assessore alle Attività produttive del Comune Giovanna Marano perché aprano una discussione per la salvaguardia dell’azienda.