Approvata l’emendamento al decreto Milleproroghe che prevede il ritorno al 70% dell’integrazione salariale nei contratti di solidarietà.
Dal 2015 torna al 70% l’integrazione salariale dei contratti di solidarietà. È la novità introdotta da un emendamento al decreto Milleproroghe approvato dalla Commissione Bilancio alla Camera. Il ripristino per tutto il 2015 del contributo nella misura del 70% per i contratti in essere verrà finanziato con 50 milioni di euro di risorse recuperate dal fondo sociale per l’occupazione e la formazione.
(http://www.pmi.it/economia/lavoro/news/92823/contratti-solidarieta-integrazione-salariale-2015-70.html ).
La legge prevede la integrazione al 60%. Per alcuni anni vista la crisi i governi erano intervenuti con la integrazione fino all’80%.
Ora con il milleproroghe si sono ricordati di inserire la norma che riporta al 70% la integrazione salariale.
I contratti di solidarietà per oltre duemila aziende e per i loro lavoratori sono un modo concreto per evitare i licenziamenti.
Il corso della crisi continua ed è impensabile che ritorni il lavoro a 40 ore settimanali per tutti/e quelli/e che hanno sopportato e sofferto la cassa integrazione e la disoccupazione con i licenziamenti.
Perciò dobbiamo riprendere a ragionare sulla necessità della riduzione d’orario a parità di salario e al produrre quel che serve evitando grandi opere inutili e dannose.