Sciopero CLAP 11 novembre 2020: stabilizzazione dei collaboratori ANPAL servizi!

Sciopero, presidio sotto il Ministero del Lavoro, flash mob a Palermo e Milano, nella mobilitazione dei riders. A Roma, presenza solidale dei precari dello spettacolo. Il Ministero del Lavoro ha incontrato la delegazione delle CLAP

L’ennesimo sciopero e mobilitazione della lavoratrici e dei lavoratori ANPAL Servizi: i precari “storici”, che pretendono la stabilizzazione immediata come indicato – ben un anno fa – dalla Legge 128/2019; con loro, una robusta delegazione del personale stabile o da poco stabilizzato. Ancora una volta in presidio sotto il Ministero del Lavoro, con precari provenienti dalle Regioni vicine; flash mob a Palermo, sotto la sede di ANPAL Servizi, e Milano, nella mobilitazione dei riders. Da Nord a Sud, l’ennesima giornata di lotta per affermare che la condotta antisindacale dei vertici di ANPAL Servizi nei confronti delle Camere del Lavoro Autonomo e Precario è inaccettabile, un vero e proprio vulnus costituzionale; inaccettabile la paralisi che gli stessi vertici stanno determinando – e rischiano di imporre sempre di più – nella gestione delle politiche attive del lavoro. Non era scontato che la mobilitazione riprendesse forma e forza, dopo due anni e oltre 10 scioperi, ma soprattutto considerando la drammatica condizione in cui versa il Paese tutto a causa della pandemia. Invece, così è stato. Di più: al presidio ha partecipato una delegazione di lavoratrici e lavoratori dello spettacolo, esplicitando i nessi solidali che ormai intercorrono tra le vertenze più emblematiche della condizione precaria.

Una nostra delegazione è stata quasi subito ricevuta dal Responsabile della Segreteria tecnica del Ministro, Michele Forlivesi, dal Capo e dal Vicecapo dell’Ufficio Legislativo, Giuseppe Bronzini e Roberto Riverso. Abbiamo dunque avuto modo di entrare nel merito delle questioni:

  • Ricordando che lo scopo della Legge 128/2019 era ed è quello di sanare la piaga del precariato “storico”all’interno di ANPAL Servizi, come ribadito tra l’altro dalle forze politiche della maggioranza che quella Legge hanno approvato in Parlamento (PD, LeU, Iv);
  • Criticando duramente la scelta aziendale di ricorrere a farraginose procedure selettive, con scritto e orale, nonostante i precari “storici” ne abbiano già superate in media 5 e il «cataclisma occupazionale» prossimo pretenda il potenziamento tempestivo delle politiche attive del lavoro;
  • Segnalando sgomento e irritazione per l’affidamento delle stesse a una società privata, nonostante ANPAL Servizi abbia competenze e tecnologie per espletarle in autonomia;
  • Pretendendo dunque procedure selettive telematiche e semplificate, per titoli e colloquio;
  • Condannando ancora una volta il mancato riconoscimento delle Camere del Lavoro Autonomo e Precario, Organizzazione Sindacale maggiormente rappresentativa per numero di iscritti, anche alla luce del ricorso in merito depositato dall’avvocato delle CLAP Alessandro Brunetti e illustrato, con i Deputati Fassina, Gribaudo, Fratoianni, lo scorso mercoledì 4 novembre presso la Sala Stampa della Camera.

Forlivesi, Bronzini e Riverso, hanno ribadito:

  • L’attenzione del Ministero affinché le procedure selettive valorizzino adeguatamente l’anzianità di servizio e non siano, piuttosto, causa di discriminazione ed esuberi;
  • La disponibilità a valutare tutte le azioni utili per favorire il pieno riconoscimento delle CLAP e dunque il rispetto dei diritti costituzionali da parte di ANPAL Servizi;
  • L’intenzione di continuare il confronto con le CLAP nelle prossime settimane, anche alla luce del cronoprogramma relativo alle stabilizzazioni indicato dal Sottosegretario Di Piazza lo scorso 6 novembre alla Camera, in risposta all’Interpellanza urgente dei Deputati Fassina, Fratoianni, Epifani, Fornaro.

Vale la pena aggiungere che, mentre si svolgeva il nostro confronto presso il Ministero, il Presidente di ANPAL e Amministratore Unico di ANPAL Servizi, Domenico Parisi, era in audizione alla Commissione Lavoro della Camera, evidentemente privo di una visione strategica per rilanciare le politiche attive. Nell’intervento non è emersa la progettazione di azioni operative ed efficaci, di misure urgenti capaci di far fronte allo shock occupazionale imminente. La sua inadeguatezza è ormai dichiarata, ha infatti affermato: «Sinceramente non ho una risposta precisa su come può essere migliorata l’efficienza dell’ANPAL, è un problema e bisogna risolverlo. È anche una decisione politica se tenerla o chiuderla». Ha inoltre asserito di avere «rapporti solidi con le Regioni». Dichiarazione quest’ultima vistosamente contraddittoria, dato che a luglio Parisi si è reso protagonista di uno strappo istituzionale senza precedenti, approvando – dopo tre bocciature – il Piano Industriale di ANPAL Servizi, nonostante il voto contrario di uno dei due membri del CdA di ANPAL, Claudio Di Berardino, Assessore al Lavoro della Regione Lazio e rappresentante delle Regioni che, sulle politiche attive del lavoro, hanno come noto le competenze.

Un’altra fondamentale giornata di lotta, che si combina con il contenzioso avviato contro la condotta antisindacale di ANPAL Servizi. Vigileremo, nelle prossime settimane, ovviamente pronti a mettere in campo tutte le azioni sindacali e legali necessarie affinché tutti vengano stabilizzati.

CLAP ANPAL Servizi