Francia 15 ottobre: mobilitazione nazionale e sciopero generale unitario del settore socio sanitario

Traduzione a cura del Sial Cobas

Centinaia di migliaia di posti di lavoro per salvarci!

La popolazione è di giorno in giorno sempre più inquieta per la mancanza di personale negli ospedali e nelle strutture socio-sanitarie – aggravata dalle numerose dimissioni : tutte categorie finite in un circolo vizioso che bisogna fermare al più presto.

Senza un segnale forte, la seconda ondata della crisi del Covid 19 rischia di far crollare il nostro sistema sanitario e sociale.

Nel 2019 sono stati soppressi più di 3400 posti letto di ricovero ospedaliero, per aprire solo 1500 posti in regime semi-residenziale. E nonostante la firma, lo scorso luglio, degli accordi “Ségur de la santé”, per destinare 8,2 miliardi di euro alla riqualificazione delle professionalità nelle strutture sanitarie, le chiusure sono continuate nel corso di tutto questo 2020: Juvisy, Besançon … L’accesso alle cure è sempre più difficile, con ritardi che possono essere fatali per i malati.

Sono anni che gli operatori del settore socio-sanitario e della disabilità devono fronteggiare una situazione sempre più difficile, dovuta all’aumento dei disturbi del comportamento e all’invecchiamento complessivo della popolazione. A fronte di ciò, sono troppo spesso dimenticati e considerati invisibili. A loro va lo stesso riconoscimento dovuto alle altre professionalità del mondo della cura a cominciare dagli aumenti salariali! Nello stesso tempo, gli ospedali e le strutture sanitarie pubbliche stanno collassando per un carico di lavoro che è aumentato esponenzialmente con la pandemia da Covid-19, per mancanza di personale e materiali per potervi far fronte.

I protocolli d’accordo « Carriere e retribuzioni» e gli accordi “Ségur de la Santé” (firmati dalle federazioni CFDT, FO e UNSA per il personale non medico), non sono soddisfacenti, perché non rispondono alle richieste e alle rivendicazioni dei lavoratori/trici. Le decisioni recenti del governo e di Confindustria per questo settore dimostrano una radicata ostilità alle esigenze degli operatori socio sanitari, sia del settore pubblico che privato e una mancanza di volontà a migliorare realmente il nostro sistema sanitario, di assistenza sociale, nell’interesse dei lavoratori/trici e dei bisogni della popolazione.

I lavoratori/trici di questo settore non ne possono più di sopportare il progressivo deterioramento delle loro condizioni di lavoro, senza alcun miglioramento in vista – anzi, sta diventando sistematica una modalità di gestione del personale fondata sulla paura.

Il 15 ottobre scenderemo in piazza a Parigi e in altre città!

Ci troviamo di fronte ad un governo che continua a dichiarare di padroneggiare la situazione e che con il « Ségur de la Santé » si sono risolti tutti i problemi. Non sono degli aumenti salariali – tra l’altro ottenuti solo da alcuni – a far tacere i lavoratori/trici in collera del settore socio-sanitario. La mancanza di personale ovunque, in tutti i servizi e in tutte le strutture del paese, è inaccettabile e va risolta!

Le nostre richieste collettive:

Formazioni di massa di operatori per il reclutamento di personale qualificato

L’apertura su larga scala di posti letto di degenza ospedaliera e/o in psichiatria e nelle strutture sanitarie, medico-sociali e sociali, ovunque ce ne sia bisogno e per liberare le Urgenze

– il riconoscimento senza condizioni della malattia professionale di tutto il personale socio-sanitario che si trova a contrarre il Covid-19

lo stop alla deregolamentazione dell’orario di lavoro resa possibile dal protocollo d’accordo « Ségur de la santé » e la riduzione dell’orario di lavoro per il nostro settore in quanto usurante

Aumenti salariali di minimo 300 euro al mese per tutte le figure professionali del settore

un Progetto di Legge di finanziamento della Protezione Sociale che risponda ai bisogni degli operatori e della popolazione

Colleghi del settore sanitario, sociale, medico-sociale, del pubblico e del privato, mobilitiamoci insieme per ottenere un piano di assunzioni di massa immediate, per il miglioramento delle condizioni di lavoro, una significativa rivalutazione dei salari per tutto il personale del nostro ampio settore e un impegno per il miglioramento della qualità dei servizi per tutta la popolazione!