Solidarietà ai lavoratori Francesi in lotta
contro il taglio delle pensioni e per un futuro migliore.
23 gennaio appuntamento Milano via Moscova 3 alle ore 10,30
per incontrare il Console al Consolato di Francia
In Francia il governo Macron ha imboccato con decisione la strada di una nuova tappa della controriforma delle pensioni. Il suo obiettivo è inseguire il “modello italiano”: introdurre progressivamente il sistema contributivo, innalzare l’età pensionabile( fino a 64 anni entro il 2027, dopo le ultime modifiche), diminuire i rendimenti pensionistici incrementando le pensioni integrative, abbattere i cosiddetti “regimi speciali” di maggior rendimento per alcune importanti categorie di lavoratori salariati: ferrovieri, trasporto pubblico locale, aereoportuali, elettrici, insegnanti e lavoratori pubblici in generale.
A questo tentativo di demolizione del sistema previdenziale pubblico i lavoratori e le lavoratrici di quel paese hanno risposto in modo deciso ed esemplare. Sono in lotta dal 5 dicembre 2019 con la modalità, in alcune categorie, dello sciopero prolungato. Ferrovieri, lavoratori del trasporto locale, portuali e lavoratori delle raffinerie sono in sciopero ininterrottamente da quel giorno, si organizzano con assemblee, picchetti e presidi. Vengono organizzate casse di mutuo soccorso per sostenere i lavoratori e le lavoratrici che stanno lottando ormai da quaranta giorni .
Alle proteste partecipano anche giovani, studenti, insegnanti e lavoratori pubblici. Con fatica, le organizzazioni sindacali più combattive che si oppongono al progetto di legge del Governo tentano l’estensione dello sciopero al settore privato.
Si sono costruite assemblee e coordinamenti intersindacali tra Cgt, Force Ouvriere, Fsu, Cgc e Sud-Solidaires, insieme ai sindacati studenteschi, che organizzano lo sciopero e le grandi manifestazioni che da dicembre si susseguono senza sosta e che devono affrontare una repressione molto dura da parte della polizia. La Cfdt, il sindacato più moderato e rispettoso delle compatibilità macroeconomiche, sta accettando il gioco della divisione dello schieramento sindacale promossa dal Governo, partecipando ad una finzione di “dialogo” e le modifiche parziali già definite dal legislatore per far passare la sostanza di quel progetto.
Nelle ultime settimane anche il movimento dei “ gilet jaune” ha deciso di sostenere lo sciopero, le rivendicazioni e le mobilitazioni.
In Francia è in pieno svolgimento una battaglia per la difesa e la riqualificazione di uno stato sociale degno di questo nome che inciderà sulla vita delle prossime generazioni e che riguarda i lavoratori e le lavoratrici di tutta Europa.
E’ una possibilità concreta di sconfiggere le politiche di austerità che hanno massacrato ovunque le classi popolari, aprendo una strada per la costruzione di un’alternativa alle politiche neoliberiste del turbocapitalismo che domina le politiche economiche e sociali di tutti i governi europei.
Il 24 gennaio l’Intersindacale che coordina le lotte ha chiamato ad un’altra giornata di sciopero generale in tutta la Francia, con manifestazioni ovunque e in particolare a Parigi, perché il Consiglio dei Ministri definirà il progetto di legge.
Le Organizzazioni sindacali che coordinano la lotta hanno chiamato tutti i lavoratori e le lavoratrici del continente alla solidarietà il giorno 23 per dare un segnale di solidarietà.
Per questo ci impegniamo come organizzazioni sindacali di base a promuovere iniziative di informazione e sensibilizzazione a sostegno della lotta in corso in Francia in tutti i luoghi di lavoro, con presidi e momenti di mobilitazione pubblica davanti ai consolati e alle rappresentanze diplomatiche e o commerciali e aziendali di quel paese.
La loro lotta è la nostra lotta!
Fermiamo Macron, per fermare le politiche di austerità in tutta Europa!
lì, 21 gennaio 2020