27 SETTEMBRE 2019 3° SCIOPERO GLOBALE PER IL CLIMA
Partecipiamo alla settimana di mobilitazioni contro i cambiamenti climatici
Da un anno ha preso piede una protesta per l’assenza di politiche di contrasto ai cambiamenti climatici che ha coinvolto in decine di paesi centinaia di migliaia di persone e che si ripete ogni venerdì sotto il nome di “Friday for Future”.
La questione dei cambiamenti climatici è di vitale importanza e coinvolge il futuro di tutti/e e la vita del pianeta. Non abbiamo bisogno di prese di posizione vaghe e propagandistiche. Abbiamo bisogno di interventi concreti e urgenti, che inducano un cambiamento radicale del modo di produrre, consumare, gestire rifiuti. Abbiamo bisogno di politiche che incentivino il riciclo e il riutilizzo dei beni, che riducano l’utilizzo della plastica e attuino una celere transizione a forme di energia alternativa a quella fossile (carbone, gas e petrolio, che tra l’altro continuano ad essere causa di conflitti più o meno aperti).
Manifestazioni e Sciopero! Solo degli studenti o anche dei lavoratori?
Per ora l’impegno dei governi a seguire le linee guida individuate dalle Nazioni Unite è più una dichiarazione di principio che altro. Per cambiare davvero direzione di marcia cosa serve? La protesta e gli scioperi possono dare una smossa decisiva? Pensiamo di sì! E’ sempre stato così.
Per questo invitiamo tutti, cittadini, lavoratori, pensionati, disoccupati, ad unirsi ai giovani e agli studenti che hanno già dato vita nel corso di quest’anno a tre grandi mobilitazioni mondiali e che organizzano presidi e attività di controinformazione tutti i venerdì per i Friday For Future, raccogliendo la proposta lanciata dalla giovane attivista svedese Greta Thunberg.
Occorre riprendere quella tradizione di partecipazione alle grandi battaglie per l’ambiente e la salute dentro e fuori i luoghi di lavoro che ha caratterizzato la parte migliore della storia del nostro paese dalla fine degli anni ’60 in poi. Sono ormai tanti i cittadini che si organizzano per difendere i territori, perché non mobilitarsi anche come lavoratori? Si potrebbe fare molto, per sensibilizzare i colleghi e introdurre cambiamenti virtuosi nelle proprie aziende, rivendicando attività produttive ecologicamente orientate e compatibili (banalmente si può cominciare con l’eliminare la plastica usa e getta dalle mense e dai distributori come propongono all’Electrolux, pretendendo una mensa con cibo di qualità, magari della zona; favorendo mezzi di trasporto collettivi da/per i luoghi di lavoro).
Per questo invitiamo i lavoratori dipendenti del pubblico e del privato a fare la loro parte, organizzando assemblee retribuite per informare e discutere nei luoghi di lavoro e per promuovere la partecipazione alla giornata di mobilitazione mondiale per il clima del 27 settembre. (Ricordiamo che siamo a settembre e in ogni posto di lavoro con più di 15 dipendenti c’è il diritto all’assemblea retribuita per 10-12 ore annue. Utilizziamole!!)
Se pensiamo che la tecnologia ci può aiutare si deve cominciare da investimenti per le bonifiche del territorio, spesso dovute ai “lasciti” di fabbriche che producono ancora o che sono dismesse. Investire sul risparmio energetico di case e uffici, investire in sicurezza visto che le morti sul lavoro, le malattie professionali e le patologie legate allo stress lavoro correlato sono in crescita.
Quel che è certo è che se pensiamo di essere in ritardo non dobbiamo stare fermi!
Il SIAL Cobas invita a partecipare alle varie iniziative e in particolare a questi appuntamenti:
riunione il giorno 25 settembre dalle 18 alle 20 nella nostra sede per preparare in zona Martesana iniziative e come dare continuità e far crescere il movimento.
il 27 settembre 2019: corteo della mattina ore 9,30 da p.za Cairoli Milano e dalle 18 corteo della sera (luogo verrà definito).
il 28 ore 10 cortei da Cassina de’ Pecchi, Bussero e Ronco per dire No al trituratore.