COMUNICATO SINDACALE N° 16 2019
Mercoledì 5 giugno
SCIOPERO dalle 9,30 alle 11,30 con assemblea e presidio sui cancelli IMQ spa
Per protestare contro la volontà dell’azienda di cancellare la contrattazione aziendale di secondo livello introducendo un Premio di Risultato una tantum (unilaterale e discriminatorio).
Per ripristinare i diritti
Non è accettabile la disdetta degli accordi aziendali perché:
– IMQ è un’azienda che va bene e non ha problemi di profitto;
– i salari IMQ sono nella media del settore rilevati da Federmeccanica;
– diversi lavoratori che abbandonano IMQ lo fanno perché vanno a guadagnare di più e quindi ci sono altre aziende che pagano meglio;
– lo sviluppo del contratto di secondo livello non può significare la disdetta degli accordi esistenti e ripartire da zero per i neo assunti, solo con premi variabili;
– la non applicazione degli accordi frutto della contrattazione di decenni è un attentato al reddito dei lavoratori e in particolare dei neo assunti che creerà nel tempo inevitabili e inaccettabili discriminazioni.
La scelta della direzione va cambiata perché non sono accettabili i frutti che produce:
– Cancellazione del premio di anzianità già dal 27 aprile ha prodotto un taglio salariale per una decina di lavoratori (che ogni mese aumenteranno) che va recuperato e l’unica strada è quella della contrattazione sindacale attuando proteste generali e anche mirate da attuare ogni fine mese;
– Erogazione del premio di risultato unilaterale (se serve a calmare gli animi…) ha introdotto nuove problematiche negative come l’ipotesi di cancellazione della contrattazione aziendale;
– Mancata applicazione degli accordi aziendali che disdettati ai neoassunti produrrebbero una perdita di reddito e il rischio che il personale giovane e formato se ne vada in altre aziende dove pagano meglio.
Nella discussione con la direzione nell’autunno scorso e negli incontri degli ultimi mesi, sul premio di risultato, avevamo chiesto di eliminare il criterio della presenza, del cosiddetto assenteismo, della discriminazione sulla salute.
La direzione all’ultimo momento ha fatto alcune correzioni evitando penalizzazioni per chi utilizza la legge 104. Ma non ci siamo! La non penalizzazione sulle ore della 104 risolve il problema? No perché chi la utilizza ha problemi famigliari che non si risolvono con il solo permesso della 104.
Non discriminare chi ha problemi di salute dovrebbe essere un principio etico e morale, oltreché un principio fissato dalle leggi internazionali, che vietano la discriminazione per motivi di salute.
Dobbiamo contrastare nei fatti un premio unilaterale che discrimina per motivi di salute. Il futuro non può essere migliore se alle solide mura dei contratti aziendali si sostituiscono mura bagnate da premi al merito e soluzioni unilaterali, che sono oltretutto discrezionali.
L’unica strada è continuare la vertenza. Protestare per ripristinare la contrattazione aziendale e affrontare i problemi aperti superando una fase di gestione unilaterale che dura da molti mesi.
RSU IMQ Group e IMQ SpA, OO.SS. Fim-Cisl Milano Metropoli, Fiom-Cgil, Sial Cobas