Riforma Del Terzo Settore, Legge Iori… E Le Condizioni Di Lavoro??? Rivendichiamo I Nostri Diritti!
di Operatori Sociali Milano – operatorisociali.noblogs.org
L’assemblea del 7 marzo scorso allo Spazio Ligera di Milano, ha discusso principalmente della Legge 205/2017 comma 594-601, ex-legge Iori (Disciplina delle professioni di educatore e pedagogista) e del rinnovo C.C.N.L. Cooperative Sociali.
Questo documento vuole esserne una sintesi e un rilancio delle prossime tappe. Oltre alle specifiche tematiche affrontate, l’assemblea è stata un’importante occasione di confronto in direzione di una ricomposizione di una categoria molto frammentata e precarizzata e questo compito è necessario e non delegabile se si vuol parlare di riconoscimento e valorizzazione del nostro lavoro. Intendiamo condividere e sviluppare un discorso più ampio sulle condizioni di lavoro degli operatori e delle operatrici sociali, da connettere al contesto del Welfare e dei servizi di questo paese in relazione alla recente riforma del Terzo Settore e questo sarà il tema della prossima assemblea pubblica e delle prossime riunioni aperte alla partecipazione di chiunque ne sia interessato/a. Sulla pagina F.B. Operatori Sociali (Milano) e sul blog operatorisociali.noblogs.org verranno pubblicati aggiornamenti e avvisi dei prossimi appuntamenti. Sull’applicazione della cosiddetta Legge Iori, sulla pagina fb https://www.facebook.com/operatorisociali.milano e sul blog https://operatorisociali.noblogs.org si può leggere la sintesi dettagliata sulla normativa in questione Disciplina delle Professioni di Educatore Professionale Socio-Pedagogico, Educatore Professionale Socio-Sanitario e Pedagogista DDL 2443/2017 (c.d. “Legge Iori”) recepito nella legge 27.12.2017 , n. 205):
L’assemblea ha condiviso i seguenti contenuti e l’intenzione è quella che diventino una vera e propria piattaforma rivendicativa condivisa con la Rete Nazionale Operatori Sociali, alla quale aderisca un numero sempre più ampio di colleghi/e, che porti a mobilitazioni condivise nelle città dove la Rete è attiva.
1) I costi della riqualifica/titolo equipollente alla laurea in scienze dell’educazione non devono ricadere sulle lavoratrici e i lavoratori.
2) Vengano riconosciuti e conteggiati la formazione e i titoli che negli anni di studio e di lavoro ciascuno/a ha sostenuto. L’applicazione delle norme transitorie porti a stabilire una più specifica compensazione formativa in numero di crediti da 0 a 60, secondo i propri curricula formativi.
3) Le Università, i Servizi, gli Enti del Terzo Settore, le Cooperative si organizzino affinché la riqualifica di migliaia di lavoratrici e lavoratori avvenga attraverso la formazione svolta sui posti di lavoro, in orario di lavoro.
Continuiamo a sostenere che vada eliminata la divisione tra l’educatore socio-pedagogico e quello socio-sanitario, che rappresenta un’ ulteriore frammentazione della categoria legata ad interessi lobbistici delle accademie che andrebbe sostituita con un percorso formativo unico e con pari possibilità di accesso al lavoro.
Sul rinnovo del C.C.N.L. Cooperative sociali e in generale sui numerosi contratti esistenti per la categoria:
– Più tutele per le operatrici e gli operatori dell’assistenza educativa scolastica, servizio che impone lunghe sospensioni dal lavoro non retribuite -coincidenti con le vacanze scolastiche-, nel quale è in discussione il riconoscimento della paga oraria quando l’ora didattica dura meno di 60 minuti e quando è assente l’alunno seguito all’interno del gruppo classe.
– Aumento della paga base ordinaria.
– No all’uso e abuso della banca ore: salario fisso mensile commisurato al numero di ore settimanali stabilite da contratto; che le ore in più si chiamino straordinari e che vengano riconosciute come tali.
– No alle notti passive. Tutte le ore, diurne o notturne, in cui il lavoratore/lavoratrice è sul luogo di lavoro, a disposizione del datore di lavoro e in condizioni di svolgere le proprie mansioni, sta lavorando e quindi va retribuito.
– Maggior tutela e diritti per la maternità: come già viene applicato in alcune tipologie di servizi, le operatrici che svolgono attività a diretto contatto con l’utenza, hanno diritto ad un riconoscimento della maternità già a partire dai primi mesi di gravidanza o ad un temporaneo cambio di mansioni, nonché alla difesa del proprio posto di lavoro al rientro della maternità.
– Più in generale chiediamo il riconoscimento della professione come lavoro usurante ai fini del riconoscimento di indennizzo economico e pensione anticipata (in rapporto ai protocolli di valutazione rischi e tipologia di lavoro notturno e con turnazione h24)
– Le ore indirette: supervisioni pedagogiche e psicologiche, progettazione-monitoraggio-verifica dei progetti educativi, pianificazione degli interventi, riunioni d’equipe sono una parte fondamentale del lavoro degli operatori sociali, sia per la tutela della salute psico-fisica dell’operatore stesso, sia per un lavoro di qualità con l’utenza e di crescita qualitativa dei Servizi nel loro complesso, dunque sono ore che devono essere garantite e retribuite sempre, con una pianificazione annuale, mensile e settimanale.
– L’uso dei propri mezzi di trasporto per garantire il funzionamento del Servizio e l’espletamento degli interventi educativi deve prevedere sempre un’assicurazione del mezzo, dell’operatore alla giuda e un rimborso kilometrico.
Da qui al prossimo appuntamento pubblico lavoreremo per completare e integrare questa bozza di piattaforma, a tutti/e l’invito a scriverci per dare contributi e diffondere questo documento.
L’intenzione è di delineare ragionamenti più ampi in cui tematiche, rivendicazioni ed esperienze lavorative specifiche vengano affrontate e inquadrate all’interno del contesto politico ed economico attuale e degli sviluppi delle politiche sociali, metropolitane e nazionali ed europee.
MARTEDI’ 15 MAGGIO ORE 21.30
PIANO TERRA (Via Confalonieri 3)
PER DISCUTERE DI RIFORMA DEL TERZO SETTORE E PER COSTRUIRE UNA PIATTAFORMA COMPLESSIVA
DALLE 20.30 PER PARLARE DEI SERVIZI DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA
OPERATORISOCIALI.NOBLOGS.ORG F.B. Operatori Sociali