di Marina Catucci, da Il Manifsto del 1 febbraio 2017
Un altro tassello post Obamacare e ora 13 milioni di americani rischiano di essere senza copertura entro il 2017
Mentre Donald Trump teneva alla Camera il suo primo discorso sullo stato dell’Unione, con un tono da sincero reazionario, l’America si apprestava ad assistere ad un circoscritto marasma sanitario.
TRE GIGANTI del panorama economico globale come Amazon di Jeff Bezos, colosso della logistica, Jp Morgan di Jamie Dimon della finanza, e la holding di Warren Buffett Berkshire Hataway nelle assicurazioni, hanno annunciato la formazione di un’assicurazione sanitaria indipendente al fine di ridurre i costi dell’assistenza e migliorare così la copertura per i propri dipendenti che vivono negli Stati Uniti e le loro famiglie.
Non si conoscono ancora i dettagli del progetto, in quanto ancora nella prima fase, ma è stato definito a una voce sola dalle tre aziende come «uno sforzo esente da incentivi e vincoli a scopo di lucro»
LA MOSSA delle tre compagnie mostra il cambiamento che sta interessando la sanità statunitense; nel discorso sullo stato dell’Unione Donald Trump ha parlato dell’Obamacare, la legge sulla copertura sanitaria voluta dall’ex presidente e odiata dal partito repubblicano, dicendo di avere «eliminato una tassa particolarmente crudele che ricadeva sugli americani che guadagnano meno di 50.000 dollari l’anno, costringendoli a pagare tremende penalità perché non potevano permettersi i piani sanitari ordinati dal governo».
Nello specifico il presidente si è riferito alla legge del mandato individuale, venuto meno con la revisione fiscale operata da lui e dai repubblicani.
IL MANDATO individuale richiedeva di avere un’assicurazione sanitaria e imponeva sanzioni fiscali in caso di violazioni; l’idea era quella di garantire che anche i sani e i giovani si assicurassero in modo da compensare i costi per la copertura dei malati e degli anziani, eliminando questa clausola si è sabotato il principio dell’Obamacare cercando di portarlo all’implosione. Le stime ora prevedono che 13 milioni di americani perderanno la copertura sanitaria entro il 2027.
A FIANCO del sabotaggio dell’Affordable Care Act di Obama, che i repubblicani non sono riusciti a sostituire con nulla di meglio ma solo ad azzoppare, il settore sanitario americano sta vedendo la linea fra fornitori di assistenza e assicurazioni diventare sempre più sfumata.
IL MESE scorso l’accordo da 59 miliardi di dollari della maggiore catena di farmacie americane – la Vvs Health – per acquistare l’assicurazione sanitaria Aetna, è stato il primo esempio del cambiamento in corso. E questo nuovo accordo tra la società di Warren Buffett, Amazon, Jp Morgan rimodellerà il settore dell’assistenza medica degli Stati Uniti, abbassando i costi e migliorando i servizi per i dipendenti. Si verificherà l’anomalia, però, di vedere gli americani vivere in un Paese in cui tre uomini immensamente ricchi si occupano del servizio sanitario di cui stava cercando faticosamente di farsi carico lo Stato.
Questo allontana ulteriormente gli Usa dal progetto del senatore socialista del Vermont Bernie Sanders di garantire la sanità pubblica a livello federale.
MA NON È solo la sanità, negli Usa le entità private si fanno sempre più carico di compiti che non dovrebbero riguardarle: sono sempre più responsabili della costruzione delle infrastrutture, del trasporto pubblico, di sovvenzioni per sostenere i consumi (proprio le attività commerciali di Amazon gonfiano il potere d’acquisto dei suoi clienti operando in perdita), stampano i soldi, distribuiscono acqua, e, naturalmente, tengono d’occhio i debitori morosi.
MOLTI DEI NEMICI di Bernie Sanders o dello Stato sociale americano sono stati storicamente i proprietari di imprese che trattavano abbastanza bene i loro impiegati, ma a loro non importava la ridistribuzione delle risorse tanto quanto la ridistribuzione del potere. La loro visione dell’utopia era quella in cui gli individui più visionari della società, selezionati attraverso la meritocrazia della competizione di mercato, dovrebbero determinare quanto e quale tipo di assistenza sociale deve essere erogata attraverso canali non di mercato. Questo è stato, più o meno, il modo in cui il benessere ha funzionato negli Stati uniti nei periodi, come questo, in cui la distribuzione della ricchezza e del reddito è profondamente diseguale.