14 giugno contro la Loi Travail: iniziative di solidarietà a Milano

14 juin Francia14 giugno: 10° SCIOPERO GENERALE IN FRANCIA

PRESIDIO DI SOLIDARIETA’ E SOSTEGNO ALLE LOTTE E AGLI SCIOPERI DEL POPOLO FRANCESE CONTRO LA LOI TRAVAIL!

MARTEDI’ 14 GIUGNO

ORE 18

DAVANTI AL CENTRO CULTURALE FRANCESE DI MILANO

CORSO MAGENTA 63

Sial Cobas lancia un appuntamento davanti al Centro Culturale Francese di Milano, in solidarietà e sostegno al popolo francese in lotta per il ritiro del progetto di legge Loi Travail, che stravolge nel suo significato più profondo il Codice del Lavoro Francese. 

Il 14 giugno in Francia ci sarà la decima mobilitazione nazionale convocata unitariamente da un coordinamento intersindacale. La convergenza delle lotte e’ fondamentale per bloccare l’economia e fare una reale pressione sul governo: anche in Italia sarebbe necessario partire dai contenuti per costruire iniziative larghe e condivise!

Per questo pubblicizziamo anche un’altra iniziativa, un’assemblea pubblica che si terrà in contemporanea presso il Residence Sociale Aldo Dice 26×1, a Sesto S. Giovanni, organizzata da CUB – SGB – S.I. COBAS – USI-AIT, dal titolo “Oggi in Francia, domani anche i Italia”. Peccato non si sia riusciti ad organizzare un presidio in piazza unitario: la proposta di un’azione unitaria e condivisa è stata lanciata per tempo, ma c’è ancora molto lavoro da fare per superare la frammentazione che fa tanto piacere ai padroni…

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LE “RIFORME DEL LAVORO” IN EUROPA: Loi Travail, Jobs Act, Loi Peeters…FERMIAMOLE!

La Loi Travail prevede la cancellazione della “gerarchia delle norme”, rendendo prioritaria la contrattazione di secondo livello su quella di categoria: si potrà quindi derogare a livello aziendale a molte norme che hanno rappresentato tutele e passi avanti per i lavoratori come le 35 ore.

Tutto questo non accade solo in Francia: la trattativa per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici qui in Italia va nella stessa direzione. Volendo imporre il salario minimo di garanzia (ossia la soglia sotto la quale non si può andare come stipendio di un metalmeccanico) e non un aumento salariale per tutti, Federmeccanica vuole spogliare il contratto nazionale di qualsiasi contenuto salariale e aumentare la flessibilità. Se poi aggiungiamo che il Jobs Act ha cancellato quello che rimaneva dell’articolo 18 e che la Loi Travail rende più facili anche i licenziamenti economici, vediamo che il disegno della commissione europea, della Banca Centrale e delle Confindustrie nazionali è lo stesso: rendere sempre più deboli i lavoratori e lasciare alle negoziazioni aziendali la determinazione delle condizioni di lavoro! Ma con i contratti precari e la libertà di licenziare sarà sempre più difficile opporsi nelle singole aziende alla volontà padronale! Ma l’attacco si concentra anche sull’orario di lavoro, sulla sua estensione e flessibilità: la Loi Peeters, ovvero la Riforma del Lavoro attualmente in discussione in Belgio, porta la settimana lavorativa a 45 ore (anziché le attuali 38), e la durata di lavoro giornaliera fino a un massimo di 11! Prevede una più facile imposizione dello straordinario, del lavoro serale, notturno e nei week end; la comunicazione dei turni e degli orari settimanali con un anticipo di sole 24 ore. Stesse cose prevede la Loi Travail, mentre in Italia assistiamo ad un aumento impressionante dei voucher come metodo di pagamento dei lavoratori. Significa non avere nemmeno un rapporto di lavoro: significa essere letteralmente lavoratori a chiamata, sempre disponibili sul mercato a qualsiasi orario e condizione!

Uniamo ed estendiamo le lotte a livello europeo contro le “riforme del mercato del lavoro” imposte in tutti i paesi! Rimettiamo in discussione il Jobs Act e le sue false promesse di aumento dell’occupazione! Riconquistiamo vecchi e nuovi diritti, a cominciare dalla riduzione dell’orario a parità di salario per ridurre la disoccupazione e migliorare le nostre vite!