I diritti alla protezione internazionale e all’unità familiare negati ai migranti in Grecia in un rapporto giuridico realizzato sul campo in Grecia
Tratto dal sito dell’Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione
Dal 25 al 29 marzo 2016 una delegazione di otto studenti della “Scuola di alta formazione per operatori legali specializzati in protezione internazionale” organizzato da ASGI a Roma, insieme agli operatori legali dell’associazione ADL Zavidovici, cooperativa K-Pax, cooperativa Idea Prisma 82 e cooperativa Alternata, si sono recati in Grecia nell’ambito della carovana #overthefortress organizzata da Melting pot e Ambasciata dei Diritti delle Marche per osservare la condizione giuridica dei migranti nel campo di Idomeni e nei limitrofi centri governativi.
Grazie alle interviste a operatori dell’UNHCR, field coordinator di MSF, volontari, attivisti e migranti provenienti dalla Siria, dall’Iraq, dal Pakistan e dall’Afghanistan, la delegazione con questo report offre una lettura giuridica della condizione delle oltre 10 mila persone, delle quali oltre il 40 % bambini, presenti nel campo di Idomeni e nei campi governativi.
E’ emersa una situazione di gravissime violazioni dei diritti umani sotto molteplici profili: viene sistematicamente impedito l’accesso alla procedura di riconoscimento della protezione internazionale, viene ostacolato il ricorso agli strumenti giuridici per il ricongiungimento familiare, non viene garantita l’osservanza del principio di non refoulment e non sono predisposte misure di accoglienza rispettose della dignità dei migranti.