Francia: lo sciopero del 28 aprile e le prospettive successive

intersindacale francia 28 1prileFrancia. “Prepariamo lo sciopero e le manifestazioni del 28 aprile!”

Traduzione del comunicato dell’Unione Sindacale Solidaires del 10 aprile 2016

Siamo ormai a più di un mese dall’inizio della mobilitazione contro il progetto di legge Loi Travail (Legge Lavoro), costellata da numerose giornate di protesta: 31 marzo, 5 e 9 aprile, per citare le più importanti. In molte località ci sono state anche delle occupazioni delle sedi del MEDEF (La Confindustria francese) o delle sue succursali e si moltiplicano le occupazioni degli spazi pubblici per incontrarsi e discutere con le iniziative “Nuit Debout” alle quali Solidaires invita ad unirsi.

Il coordinamento intersindacale nazionale CGT/FO/Solidaires/FSU, insieme alle organizzazioni giovanili (UNEF, FIDL, UNL) fanno appello ad una nuova giornata di sciopero interprofessionale e di manifestazioni giovedì 28 aprile.

Questa data può sembrare un po’ lontana. Ma quello che importa è sapere quale forma e quale dimensione dare a questo appuntamento rivendicativo nazionale interprofessionale. Abbiamo due settimane per decidere se farne:

  • una nuova giornata di manifestazioni, con sospensione parziale dell’attività nei posti di lavoro?
  • Uno sciopero di 24 ore, con delle manifestazioni?
  • L’inizio di uno sciopero ad oltranza ovunque sia possibile, accompagnato da manifestazioni di massa?

Solidaires con i giovani, il 12, 14 e 20 aprile

Martedì 12, giovedì 14 e mercoledì 20 aprile le organizzazioni giovanili hanno indetto manifestazioni, presidi e azioni nelle università e nei licei. Come a marzo, l’Unione Sindacale Solidaires sarà presente a fianco dei giovani: attraverso Solidaires Studenti nelle facoltà, i sindacati SUD nei licei di numerose città, con i nostri sindacati interprofessionali locali, ma anche con tutte le altre nostre categorie perchè le rivendicazioni e la battaglia dei giovani riguardano tutti noi.

Solidaires contro le violenze della polizia

Dall’inizio del movimento, le violenze e le provocazioni da parte della polizia non hanno smesso di intensificarsi. A noi, come a tutte le altre organizzazioni sindacali presenti in piazza, sono pervenute testimonianze da molte città di un dispositivo poliziesco aggressivo, in cerca di incidenti, che procede attaccando i manifestanti con i gas lacrimogeni, i manganelli, con infiltrazioni della polizia tra i gruppi più conflittuali, poi smascherata. Le aggressioni sono particolarmente sistematiche e violente contro i giovani. La responsabilità è del governo. Questo mostra fino a che punto coloro che governano vogliono far passare il progetto di legge dei padroni! Ecco perché occorre un movimento di massa che attacchi quello che a loro interessa di più: i loro profitti!

28 aprile?

Migliaia di sindacalisti di differenti organizzazioni sostengono l’appello “Blocchiamo tutto!”, che afferma che “il solo modo per vincere e piegare il governo è bloccare l’economia. I lavoratori e le lavoratrici devono farsi carico in prima persona dei propri interessi in questa lotta, senza aspettarsi nulla da politici che non hanno in mente altro che le elezioni del 2017. E per bloccare l’economia quello che serve è consolidare il radicamento dello sciopero, preparare la sua generalizzazione e la sua estensione ad oltranza ovunque sia possibile nei giorni e nelle settimane che seguiranno! Allora otterremo il ritiro del progetto di legge Loi Travail della ministra El Khomri. Allora potremo preparare la controffensiva, la NOSTRA controffensiva, diffondendo delle rivendicazioni che permettano di unire, sulle quali le organizzazioni sindacali possano impegnarsi insieme, fin dalla base e unitariamente”

Quanto prima colpiremo e bloccheremo l’economia e i profitti dei padroni e degli azionisti, tanto prima vinceremo!