Bosnia: sosteniamo i lavoratori della fabbrica DITA in occupazione

tuzla1Il Sial Cobas sostiene e rilancia l’appello dei lavoratori della Fabbrica Dita di Tuzla, in Bosnia, in occupazione per difendere il lavoro e la continuità produttiva, contro quelle logiche del capitalismo rapace che da decenni si è scatenato con privatizzazioni e delocalizzazioni che hanno impoverito i lavoratori.

APPELLO DEI LAVORATORI DELLA FABBRICA DITA DI TUZLA ALLA COMUNITA’ OPERAIA INTERNAZIONALE:

Tuzla, 16 aprile 2015

Noi, lavoratori della fabbrica di detersivi DITA, di Tuzla, ci battiamo contro il dilagare delle privatizzazioni spazzatura, dello sfruttamento, e del saccheggio, che annientano l’industria della Bosnia-Erzegovina.

Da più di due anni ininterrottamente, proteggiamo la nostra fabbrica per impedire che siano danneggiate macchine e altri beni.

La privatizzazione della DITA è stata fatta con la complicità di politici, di magistrati, e di banche tutti corrotti che, senza procedere alle indispensabili analisi, hanno accordato ai nuovi proprietari crediti spazzatura – soldi che non sono mai arrivati alla fabbrica.

Il nostro paese soffre del fatto che non vi regna il diritto: élite criminali hanno fatto passare emendamenti al codice penale che ormai impediscono a ogni tribunale di giudicare i crimini finanziari e commerciali.

Questo saccheggio legalizzato ci priva dei nostri diritti umani fondamentali: più di 40 mesi di salario non ci sono stati pagati, lasciandoci nella fame e nella miseria. Vediamo morire i nostri parenti per la sola ragione che non abbiamo i mezzi per finanziare le loro cure mediche.

Ora si sta avviando il deposito dei bilanci. Finché non saranno presi in considerazione gli interessi dei lavoratori, o che non saranno stati trovati gli investimenti necessari per riavviare la fabbrica, siamo risoluti a continuare l’occupazione della fabbrica e rifiutiamo di riconoscere l’autorità del liquidatore giudiziario.

Siamo a un momento critico. Senza un sostegno esterno è solo una questione di giorni prima che siamo costretti a innalzare barricate e resistere alle forze della polizia speciale.

Facciamo appello con urgenza al sostegno morale e materiale del movimento sindacale internazionale.

I lavoratori della fabbrica DITA

Emina Busuladžić, presidente del comitato di sciopero
Dževad Mehmedović, presidente del sindacato autonomo della chimica et dei non-metalli.

Contatto: busuladzic.emina@gmail.com

I Lavoratori della Dita