Contratti rinnovati al ribasso (vedi anche l’ultimo dei chimici) senza tenere conto della inflazione reale, dell’aumento della produttività e dell’aumento dei profitti. C’è chi scrive con uno slogan azzeccato “basta darsi all’IPCA”. Indice che rileva l’andamento dei prezzi ma che viene usato depurato dai costi energetici, che arriva in ritardo di 6 mesi e senza retroattività.
È necessario rimettere in discussione il patto di fabbrica, che prevede la continua riduzione dei valori reali dei salari.
Contratti in corso impantanati come quello dei metalmeccanici. Scioperi partecipati a macchia di leopardo. Distanze enormi con Federmeccanica! A quando una verifica nelle assemblee sul come proseguire prendendo sul serio la richiesta delle 35 ore e rivendicando aumenti ai salari togliendoli ai profitti? Si parla di aumento degli occupati ma il monte ore lavorate sono diminuite a causa di lavori precari e part time involontari, la cassa integrazione è in aumento e i tavoli di crisi contano oltre 180.000 posti a rischio. Chi licenzia deve rimborsare i finanziamenti pubblici che ha incassato e i dividendi che ha distribuito?
Contratti in ritardo per molte categorie e la gran parte del pubblico impiego che rischiano come i Ministeriali un contratto al ribasso (aumenti 6% e inflazione oltre il 17%)?
Salute e sicurezza: continua la strage di morti, infortunati e di malattie professionali e servono fatti e non parole.
La maggior produzione di armi e guerre che renderanno ancora meno ecologico e ambientalmente sostenibile la società e il mondo in cui viviamo.
Il primo maggio nasce storicamente come giornata di lotta internazionale e come primo obiettivo per le 8 ore di lavoro. Oggi si svolge in condizioni di orari incontrollati, ritmi e stress e precarietà e molti altri disagi. Le manifestazioni del 1° maggio da tempo non danno un riscontro significativo delle lotte in corso.
📍L’Uno maggio Taranto anche quest’anno sarà un momento importante per far conoscere lo sviluppo insostenibile e nocivo (trovi tutte le info a questo link https://www.facebook.com/unomaggiotaranto)
📍I lavoratori ex GKN con la lettera di licenziamento in mano sono alle prese con la costruzione del loro futuro ambientalmente e socialmente sostenibile (informati qui https://www.facebook.com/coordinamentogknfirenze)
L’8 marzo e il 1° maggio sono le sole giornate che in tutto il mondo ci si unifica attorno ai diritti dei lavoratori.
Non c’è il fondo del barile?! Certamente non basterà votare sì ai referendum.
Tocca a ognuno/a reagire e riorganizzarsi con risposte collettive e sindacali.