Lavorare per vivere o vivere per lavorare?

dal sindacato CGT (Spagna)

Il giorno 28 aprile si celebra la giornata mondiale della Sicurezza e della Salute sul lavoro che quest’anno CGT ha deciso di dedicare alla rivendicazione dell’applicazione da parte del Governo del Real Decreto sui coefficienti di riduzione dell’età di pensionamento.

Questo decreto stabilisce che per quelle attività o gruppi professionali, nelle scale, categorie o specialità i cui lavori siano di natura specialmente penosa, tossica, pericolosa e insalubre e che abbiano un elevato indice di morbilità o mortalità si può concordare che l’età minima per il pensionamento può essere abbassata.

Questo decreto è del 2011, fu approvato dal governo Zapatero e da allora non si è fatto nulla. Né Rajoy né Sánchez hanno mosso finora un solo dito affinché venga applicata la normativa, il che permetterebbe a diverse migliaia di persone di raggiungere il pensionamento conservando i propri diritti.

Non è accettabile che nel frattempo persone che stanno lavorando esposte a elementi nocivi per la salute come l’amianto e che prevedibilmente avranno una vita più corta, vadano in pensione all’età legale, e nemmeno lo è che chi realizza lavori penosi o pericolosi come quelli relativi alla fabbricazione del ferro e dell’acciaio, al settore petrolchimico, allo spegnimento degli incendi forestali, chi guida mezzi di trasporto pubblico, chi realizza lavori ripetitivi e meccanici eccetera si veda obbligato ad andare in pensione più tardi. 

Nel decreto si stabiliscono i requisiti che i lavoratori devono avere affinché gli si applichino i coefficienti di riduzione dell’età pensionabile, l’inizio del processo, la sua gestione e chi può richiederne l’applicazione. Mette in chiaro anche che le Amministrazioni sono le incaricate di fare gli studi e inviare le richieste. Lontano dal metterlo in pratica, sono stati paralizzati gli studi di un buon numero di pratiche che erano già state prese in carico o direttamente non ne sono stati accettati altri imponendo requisiti che non figurano nella normativa.

Cgt richiede all’attuale governo che vengano gestite in forma immediata tutte le pratiche già presentate e che fornisca alla Previdenza Sociale le risorse economiche e umane affinché si realizzino gli studi necessari per l’applicazione dei coefficienti di riduzione e che vengano trasmessi i risultati al Consiglio dei Ministri per l’approvazione della normativa che permetta l’applicazione della riduzione dell’età pensionabile che risulti dagli studi. Devono anche essere incluse nel prossimo bilancio generale di Stato le voci necessarie per affrontare i pensionamenti che si verifichino.

Dalla CGT esigeremo la sua attuazione per via giudiziaria, ma anche in strada, rivendicando una cosa così basilare: vogliamo lavorare per vivere e non vivere per lavorare.

PER L’ATTUAZIONE DEL DECRETO SUI COEFFICIENTI DI RIDUZIONE

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