16 dicembre sciopero e poi .. avanti

Nella tua azienda avete ancora ore di assemblea retribuita? Perché non farle ora? E anche dopo per discutere come continuare?  Non ci sono delegati o rappresentanze sindacali? (contattaci).

Le ragioni dello sciopero di Cgil e Uil le potete trovare sui loro siti e/o già le conoscete. Idem le ragioni della Cisl.

Vi incolliamo qui sotto un testo dei lavoratori GKN (senza per questo condividerlo in toto ma come elemento utile di conoscenza), eccolo

Insorgiamo con i lavoratori GKN .

Proclamato lo sciopero generale di Cgil e Uil per il 16 dicembre. Non abbiamo avuto ragione noi ma voi avete avuto torto. Non abbiamo avuto ragione perché lo sciopero generale andava proclamato prima e con ben altra preparazione. Ma avete avuto torto voi a farvi paralizzare finora dalla CISL, a dirci che eravamo degli illusi a immaginare e a chiedere lo sciopero generale. Ma della nostra ragione e del vostro torto, alla storia non interessa proprio nulla. Lo sciopero generale emerge oggettivamente da una esigenza sociale. E per essere efficace deve essere generalizzato e deve essere un processo. E forse questa data non avrà queste caratteristiche. Ma non ci facevamo alcuna illusione. E per questo noi il 16 scioperiamo, attraversiamo questa data convergendo e insorgendo. E invitiamo tutti a fare altrettanto. Il percorso continua. #insorgiamo

 

Cosa pensa il Sial Cobas

16 dicembre lo sciopero c’è! Indetto da Cgil e Uil.

Il Sial Cobas ritiene che possa essere utile per tutti e tutte partecipare allo sciopero del 16 dicembre, pur essendo consapevoli dei suoi limiti, convocato tardi, su una piattaforma inadeguata e senza alcuna garanzia di continuità della mobilitazione.

Ma può comunque rappresentare un segnale nei confronti del governo, contro le sue politiche sociali.

Cosa sarebbe utile fare per preparare lo sciopero?

Nella tua azienda avete ancora ore di assemblea retribuita? Perché non farle ora? E anche dopo per discutere come continuare? La discussione nei luoghi di lavoro può dare più forza alla partecipazione di lavoratori e lavoratrici e dare più contenuti a questa mobilitazione. Nelle assemblee si potrebbe proporre richieste di modifica sostanziali che riprendano la piattaforma per lo sciopero dell’11 ottobre scorso proclamato dai sindacati di base e un’azione di lunga durata che porti avanti le lotte e le vertenze aperte con i padroni e con il governo

La nostra partecipazione sarebbe più forte se ad essa si aggiungesse l’insieme delle forze del sindacalismo di base, ma noi riteniamo che in questa fase occorra provarci, lavorare sulla convergenza delle lotte e delle giornate di mobilitazione, provare a parlare alle piazze del 16 dicembre che esprimeranno, comunque, richieste di un forte cambiamento che vada nel senso del riconoscimento dei diritti di lavoratori e lavoratrici e di soddisfacimento delle loro esigenze fondamentali: pensioni giuste e  sicure, salari aumentati, uno stato sociale degno di questo nome, un reddito per chi non ha lavoro e non vuole adattarsi  all’inferno della precarietà, un lavoro stabile, pulito e sicuro per tutti e tutte.

Ricordiamo qui gli obiettivi dello sciopero dell’11 ottobre dei sindacati di base:

 

Commento non conclusivo

Modalità, tempi e richieste dello sciopero Cgil e Uil sono utili per raccogliere e indirizzare eventuali proteste da parte loro, anche se probabilmente quelle direzioni sindacali non daranno segni di continuità e di obiettivi di cambiamento della politica sindacale. Negli anni 70-80 questi venivano definiti da molti come “sciopero bidone” (nel senso di vuoto di risultati ma egualmente partecipato da molti lavoratori tanto che in diversi casi qualche piccolo risultato lo portava anche quando veniva ritirato all’ultimo). Oggi tutto è più difficile, e per strappare anche piccoli risultati occorrerebbe mettere in campo una grande forza e una grande determinazione…

Non ci fidiamo di Cgil e Uil, non abbiamo aspettative nei loro confronti. Ma confidiamo nell’azione collettiva di lavoratori e lavoratrici, che possono cambiare lo scenario sociale, sindacale e politico della prossima fase se tornano a lottare ed usano gli strumenti della partecipazione e dell’autorganizzazione di massa.

La giornata di sciopero del 16 dicembre non basterà per cambiare le proposte del Governo, serve un’azione di lunga lena su obiettivi alternativi per costruire un futuro migliore.

Comunque noi, con loro, ci proviamo.

Anche perché lo scenario è quello che segue, non ci piace e non lo accettiamo:
  • 8 miliardi ai lavoratori e pensionati e 170 alle imprese? Non ci siamo, sciopero!
  • Soldi previsti per la sanità in diminuzione nei prossimi anni? Non ci siamo, sciopero!
  • Il 74% delle pensioni è inferiori a 1.500 euro al mese! Non ci siamo, sciopero!
  • Nel 2021 il 10% più ricco detiene il 32% del reddito nazionale! Non ci siamo, sciopero!
  • I salari hanno perso valore e potere di acquisto e la precarietà è troppa! Non ci siamo, sciopero!
  • Le tasse le pagano soprattutto i lavoratori e pensionati! Non ci siamo, sciopero!
  • Morti sul lavoro? No al preavviso delle visite degli ispettori e più assunzioni! Non ci siamo, sciopero!
  • Delocalizzazioni, esternalizzazioni, privatizzazioni colpiscono i lavoratori! Non ci siamo, sciopero!
  • Riconversione ecologica e non finanziamenti ai soliti noti! Non ci siamo, sciopero!
  • Aumento dei salari e riduzione dell’orario di lavoro. Sciopero!
  • Nella mia azienda ci sono troppe cose che non vanno! Sciopero!

Vogliamo vivere, non sopravvivere!