Comune di Milano: Smartworking? NO all’accordo rapina

ACCORDO SMARTWORKING? NIENTE BUONI PASTO E RIMBORSI CONNESSIONI E PCÈ stato sottoscritto oggi dai funzionari di CGIL CISL UIL CSA e una parte di colleghi eletti nelle RSU, l’accordo sulla regolamentazione dello SmartWorking/lavoro agile (chiedi il testo completo a prendiamolaparola@yahoo.it). Riguarda circa 5000 interessati (escluse educatrici, commessi, agenti, CCD e sportelli in presenza) e partirà dopo la fine dell’emergenza sanitaria, oggi fissata al 30 aprile.

Una minoranza di rappresentanti votati dai lavoratori, ritengono #sbagliata la firma perchè fa perdere alla maggioranza dei dipendenti comunali #migliaiadieuro sia per il passato che nel futuro. Tra buoni pasto non erogati, spese di connessione, elettricità e riscaldamento, sono stati calcolati ben 800 euro dal marzo 2020 ad oggi: mezzi e spazi di produzione sono stati pagati dai lavoratori.

Migliaia di dipendenti del Comune di Milano sono stati costretti ad utilizzare strumenti di lavoro propri, tra cellulari e pc portatili, molti sono quelli che si sono dovuti acquistare pc e connessioni. L’accordo elimina il diritto al buono pasto in cambio di 8 gg di lavoro agile, per un risparmio quantificato intorno ai 2,2 mln di euro annui (5euro x 5000 dipendenti x 8 giorni x 11 mesi).

Inoltre, quel che è peggio, i risparmi che l’amministrazione ha accumulato per buoni pasto non fruiti, straordinari e indennità non erogate dal marzo 2020 al marzo 2021, andranno a beneficio di una #minoranza che già percepisce maggiorazioni stipendiali sotto forma di indennità di funzione, particolari responsabilità, pagelle da 100/100.

Una valutazione delle #performance, che premia la fedeltà e l’obbedienza di pochi agli ordini dirigenziali di pochi a discapito di tutti, piuttosto che una valutazione oggettiva, con maggiorazioni stipendiali dai 600 ai 3000 euro annui sottratti dal fondo del salario accessorio. Inoltre, i termini di consegna dei pc per poter svolgere il lavoro da casa da aprile in poi non sono certi, ma si parla di un generico ‘in tempi brevi’.Un accordo-rapina che risulta ancora meno comprensibile visti gli accordi che RSU e Organizzazioni sindacali di enti quali il Consiglio Regionale Lombardo, l’Istat e l’Inail, hanno firmato e che riconoscono quantomeno buoni pasto in lavoro agile.