Comunicato di Non Una di Meno Milano – 9 marzo 2021
Oggi le persone che hanno partecipato alla mobilitazione milanese per #lottomarzo sono state tantissime: perché oggi più che mai il nostro sciopero è essenziale.
Proprio per questo abbiamo scelto piazza Duomo: la piazza più grande di Milano, che potesse accogliere tutt_ in sicurezza. Proprio per questo abbiamo preparato la piazza con migliaia di segnali a terra che garantissero il distanziamento. Proprio per questo abbiamo distribuito disinfettanti e mascherine. Proprio per questo avevamo un gruppo di cura che per tutta la giornata ha attraversato la piazza ricordando l’importanza del distanziamento. Proprio per questo abbiamo interrotto gli interventi dal microfono ogni volta che si è reso necessario chiedendo a tutt di avere cura della piazza.
La cura è una responsabilità collettiva. Le responsabilità della pandemia sono invece di una Regione che ha lucrato sulla nostra salute, cavalcando parimenti incompetenza e profitti. Di un governo che ha ceduto al ricatto di Confindustria, permettendo che lavoratori e lavoratrici continuassero a lavorare senza le garanzie minime di sicurezza e lavoro. Che ha chiuso le scuole disinvestendo completamente su istruzione e educazione.
#iorestoincasa è stato l’unica soluzione adottata nell’assenza totale di qualsiasi forma di welfare: in un paese con la violenza domestica all’80% il bollettino di guerra è salito a una donna uccisa ogni due giorni. Non Una Di Meno interviene nelle scuole, nei quartieri, nelle università e in città ogni giorno, ma l’8 marzo è un faro da puntare sulle cause di una strage, perché ci stanno uccidendo.Devono finanziare la salute pubblica, assumere medic*, aumentare le terapie intensive e soprattutto garantire vaccini gratis x tutt. Devono finanziare i percorsi di fuoriuscita dalla violenza o, almeno, smettere di ostacolarli. Se non lo fanno qualcun@ deve farlo. C’è una strage silenziosa, che va fermata. Rifiutiamo di scegliere tra “la strage minore”. Ci vogliamo vive. Adesso, a casa, andateci voi. Essenziale è il nostro scioperoEssenziale le nostre lotte