Union syndicale Solidaires: mozione finale del congresso straordinario di Saint-Denis del 13-15 ottobre 2020

traduzione a cura del Sial Cobas

Mozione finale, approvata all’unanimità, del congresso straordinario dell’Union syndicale Solidaires, tenutosi a Saint-Denis dal 13 al 15 ottobre 2020.

L’Union syndicale Solidaires si è riunita per tre giornate di congresso per analizzare gli elementi salienti del periodo e il modo in cui il potere politico ed economico gestiscono e si approfittano della crisi sviluppatasi nel corso della pandemia.

Le ultime dichiarazioni di Macron – con la proclamazione di un coprifuoco per bloccare i contagi – sono chiare: l’idea di società che viene imposta è quella del primato dell’economia (lavorare, consumare, usare i trasporti pubblici….) a scapito della salute dei lavoratori/trici e della popolazione, che va di pari passo con sempre maggiori restrizioni delle libertà (di vedere la propria famiglia, gli amici, avere una vita sociale e partecipativa…). E’ in quest’ottica che andremo a proporre, nei prossimi giorni, alle varie organizzazioni e movimenti sociali, di riunirci per agire contro la politica liberticida autoritaria e antisociale del governo, proponendo, tra le altre cose, una giornata di sciopero e/o delle manifestazioni di notte.

Sul fronte delle rivendicazioni da avanzare con urgenza nel breve periodo, Solidaires integra e avanza l’insieme del piano unitario di uscita dalla crisi elaborato a maggio. Lottare contro la disoccupazione, la precarietà e l’uberizzazione attraverso un piano di lotta contro la precarietà, una riforma dell’istituto della disoccupazione che permetta un’indennizzazione integrale dei disoccupati, la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, a cominciare dall’ introduzione delle 32 ore per andare oltre. Queste sono le priorità, emerse dalle rivendicazioni che da tempo portiamo avanti.

Nello stesso tempo sosteniamo delle misure volte alla riconversione ecologica e sociale, una politica di trasporti ecologici, indispensabili per uscire dalla crisi attuale.

Vogliamo integrare e articolare queste rivendicazioni nelle nostre lotte sociali, ecologiche, femministe, antirazziste, antifasciste, internazionaliste e più in generale contro tutte le discriminazioni e le forme di dominio.

L’Union syndicale Solidaires riafferma le sue riflessioni sulla socializzazione dei mezzi di produzione e l’autogestione come una delle vie alternative per l’emancipazione dell’essere umano. I collettivi di lavoro sono in grado di trovare delle alternative economiche e democratiche credibili al capitalismo.

Infine, abbiamo discusso dell’indispensabile unità sindacale e del lavoro con i movimenti sociali da sviluppare per costruire una società più giusta e per incidere sulla situazione attuale.

La giornata del 15 ottobre ha mostrato gli attacchi in corso contro i lavoratori/trici e che la collera non rimarrà confinata: una marcia per il lavoro a Roissy, la mobilitazione per la parità dei diritti nel settore della sanità, presidi contro la privatizzazione delle ferrovie…Sabato 17 ottobre i sans papiers che hanno marciato attraverso tutta la Francia per un mese si sono riuniti per confluire insieme verso l’Eliseo e chiedere la regolarizzazione di chi è senza permesso di soggiorno, la chiusura dei centri di detenzione amministrativa e un alloggio per tutti e tutte.

Abbiamo la responsabilità di fare in modo che le lotte non siano isolate, perchè acquistano valore se sono unitarie. Continueremo a contrapporre la nostra solidarietà alla repressione, in particolare dei sindacalisti. Sappiamo che continueranno gli attacchi in particolare contro il sistema di protezione sociale. Nel momento in cui la disoccupazione e la povertà esplodono, o la crisi ecologica si intensifica, servono misure ben più radicali per realizzare davvero quella transizione ecologica e sociale di cui abbiamo bisogno.

Solidaires lancia l’appello per la costruzione della giornata del 17 novembre, rafforzando i legami con i collettivi ecologisti e partecipando attivamente alla seconda giornata di lotta contro l’intossicazione del mondo.

L’Union syndicale Solidaires, riunita in congresso, parteciperà alla riuscita della giornata del 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza maschile sulle donne, che è fondamentale.

Contribuirà a fare della giornata di sabato 5 dicembre, un momento di grande mobilitazione contro la disoccupazione e la precarietà: affinché venga abrogata la riforma dell’istituto della disoccupazione e tutti i disoccupati, il cui numero non cessa di crescere ogni giorno, ricevano un indennizzo tale da poter vivere decentemente.

Proporremo anche l’organizzazione di una manifestazione nazionale contro i licenziamenti e le chiusure delle aziende.

Al di la di questi appuntamenti delle prossime settimane, intendiamo proporre alle organizzazioni sindacali e alle associazioni che non si rassegnano, di incontrarci per discutere della possibilità di costruire al più presto possibile una giornata di sciopero e di mobilitazioni che possa essere il punto di partenza di un movimento ampio, unica possibilità per imporre ai poteri economici e finanziari i cambiamenti necessari.

La nostra determinazione a imporre un futuro diverso rispetto al quello che ci hanno riservato è ferrea. Il movimento sindacale e la nostra unione in particolare saranno al cuore delle lotte e delle vittorie che verranno!