Traduzione a cura del Sial Cobas
Le organizzazioni sindacali che aderiscono alla Rete Sindacale Internazionale di Solidarietà e di Lotta denunciano con forza le restrizioni delle libertà che gli Stati stanno attuando durante la pandemia da Covid-19 attraverso leggi e propaganda di stato.
La pandemia da coronavirus ha evidenziato le debolezze del sistema sanitario pubblico, a partire dalla sua universalità, perché si è dimostrato incapace di assicurare le cure necessarie a tutti e tutte.
L’unica risposta di cui è stato capace il capitalismo, dopo anni di privatizzazioni del sistema sanitario pubblico, è stata l’imposizione dello stato di emergenza per limitare la libertà di movimento e militarizzare le strade. Un’altra misura arbitraria è stata l’implementazione di misure di controllo sociale e sorveglianza della popolazione.
E’ il caso della sorveglianza informatica in Argentina, con la quale è stata amplificata la capacità repressiva dello Stato attraverso la raccolta di dati dai cellulari e dai social networks.
Nello stesso tempo, non si è fermata la repressione violenta ed omicida della polizia, come nel caso di George Floyd negli Stati Uniti e di João Pedro in Brasile.
Inoltre, gli Stati hanno continuato a privilegiare la repressione piuttosto che misure sanitarie eccezionali per i campi profughi e le prigioni come avrebbe richiesto la pandemia.
Oggi più di 70 milioni di persone sono state forzate a lasciare le proprie case. 29 milioni di queste sono rifugiati, molti dei quali vivono in affollati campi profughi nei quali la libertà di movimento è limitata o si trovano addirittura in uno stato di reclusione, come nel caso delle 37mila persone arrestate dalla polizia anti-immigrazione (US ICE). Intere popolazioni continuano a vivere in prigioni a cielo aperto, come i Palestinesi della striscia di Gaza, gli Yuguri in campi di ri-educazione nello Xinjian, and la popolazione del Kashmir che si trova sotto occupazione militare.
Ci sono attivisti in prigione, come i 173 membri di Hirak in Algeria, i 2.500 combattenti della rivoluzione cilena, i 4.500 palestinesi nelle carceri israeliane, i Curdi nelle prigioni Turche, gli attivisti in prigione in Egitto ed Iran. I governi di alcuni di questi paesi hanno concesso una scarcerazione provvisoria di prigionieri purché non fossero attivisti o combattenti.
Recentemente, lo Stato Uruguayano ha arrestato un dirigente sindacale, Sebastián Romero, processato iniseme a due attivisti argentini per aver preso parte alle proteste contro la riforma delle pensioni nel dicembre 2017.
La Rete Sindacale Internazionale di Solidarietà e di Lotta denuncia la mancanza di fondi per la sanità e la carenza di personale nella sistema sanitario pubblico, essenziali per salvare la vita alle persone. Se fossero state adottate misure preventive adeguate a bloccare o contenere immediatamente la trasmissione del virus non ci sarebbe stato motivo di restringere a tal punto la libertà di movimento delle persone, di introdurre ulteriori sistemi di controllo sociale e di sospendere diritti fondamentali come la libertà di riunirsi, di fare assembramenti, proteste o scioperi.
Fabbriche belliche hanno continuato a produrre, trasportare e vendere le loro armi durante la pandemia. Governi di tutto il mondo e di qualsiasi orientamento politico hanno permesso questa assurdità mentre limitavano le libertà personali e legittimavano la presenza degli eserciti nelle strade e la repressione della popolazione.
Governi e media hanno usato un linguaggio di guerra per parlare della pandemia. Hanno normalizzato le guerre e il bisogno di militari, hanno evitato di far uscire di prigione gli attivisti e oppositori politici. Ciò di cui veramente abbiamo bisogno sono servizi pubblici, ricerca pubblica e assunzioni di qualità per quei servizi necessari alla vita delle persone, come la sanità, l’educazione e i trasporti.
Molte aziende hanno introdotto lo smart-working a scapito dei lavoratori e facendo affidamento sulle loro strumentazioni personali (computer e connessione), per di più instaurando un controllo da remoto molto invasivo del tempo e della vita privata.
Ora vogliono farci installare software di controllo della nostra salute e dei nostri spostamenti, come in Russia e in Cina, appellandosi alla necessità di tenere sotto controllo e prevenire un’ulteriore ondata pandemica. Quallo che invece stanno veraente facendo è in verità normalizzare lo stato di emergenza e il controllo delle nostre vite e del nostro tempo libero.
La Rete Sindacale Internazionale di Solidarietà e di Lotta denuncia la repressione dello Stato nei confronti della popolazione più povera, che vive per strada o ha dovuto per forza violare il lockdown in cerca di cibo per sopravvivere, a causa dell’incapacità degli stati di assicurare un reddito di base per tutti. La repressione dello Stato è sempre classista, razzista, e si concentra sugli indigeni, i neri, le persone emarginalizzate , escluse dal sistema capitalistico.
Mobilitiamoci contro la repressione dello Stato!
Nessuna pandemia può giustificare la sospensione dei diritti fondamentali!
Lottiamo per un sistema sanitario pubblico, gratuito ed universale, per un reddito garantito per tutti e tutte.
Le organizzazioni che fanno parte della Rete Sindacale Internazionale di Solidarietà e di Lotta
Organizzazioni sindacali nazionali interprofessionali
- Central Sindical e Popular Conlutas (CSP-Conlutas) – Brésil.
- Confederación General del Trabajo (CGT) – Etat espagnol.
- Union syndicale Solidaires (Solidaires) – France.
- Confédération Générale du Travail du Burkina (CGT-B) – Burkina.
- Confederation of Indonesia People’s Movement (KPRI) – Indonésie.
- Confederación Intersindical (Intersindical) – Etat espagnol.
- Confédération Générale Autonome des Travailleurs en Algérie (CGATA) – Algérie.
- Batay Ouvriye – Haïti.
- Unione Sindacale Italiana (USI) – Italie.
- Confédération Nationale des Travailleurs – Solidarité Ouvrière (CNT SO) – France.
- Sindicato de Comisiones de Base (CO.BAS) – Etat espagnol.
- Organisation Générale Indépendante des Travailleurs et Travailleuses d’Haïti (OGTHI) – Haïti.
- Sindacato Intercategoriale Cobas (SI COBAS) – Italie.
- Confédération Nationale du Travail (CNT-f) – France.
- Intersindical Alternativa de Catalunya (IAC) – Catalogne.
- Union Générale des Travailleurs Sahraouis (UGTSARIO) – Sahara occidental.
- Ezker Sindikalaren Konbergentzia (ESK) – Pays basque.
- Confédération Nationale de Travailleurs du Sénégal Forces du Changement (CNTS/FC) – Sénégal.
- Sindacato Autorganizzato Lavoratori COBAS (SIAL-COBAS) – Italie.
- General Federation of Independent Unions (GFIU) – Palestine.
- Confederación de la Clase Trabajadora (CCT) – Paraguay.
- Red Solidaria de Trabajadores – Pérou
- Union Syndicale Progressiste des Travailleurs du Niger (USPT) – Niger.
- Union Nationale des Syndicats Autonomes du Sénégal (UNSAS) – Sénégal.
- Unión Nacional para la Defensa de la Clase Trabajadora (UNT) – El Salvador.
- Solidaridad Obrera (SO) – Etat espagnol.
- Confederazione Unitaria di Base (CUB) – Italie.
- Independent Workers Union of Great Britain (IWGB) – Grande-Bretagne.
- Ogólnopolski Związek Zawodowy Inicjatywa Pracownicza (OZZ IP) – Pologne.
- Centrale Démocratique des Travailleurs de Martinique (CDMT) – Martinique
- Associazione Diritti Lavoratori Cobas (ADL COBAS) – Italie
Organizzazioni sindacali nazionali categoriali
- National Union of Rail, Maritime and Transport Workers (RMT/TUC) – Grande-Bretagne.
- Centrale Nationale des Employés – Confédération Syndicale Chrétienne (CNE/CSC) – Belgique.
- Sindicato Nacional de Trabajadores del Sistema Agroalimentario (SINALTRAINAL/CUT) – Colombie.
- Fédération Générale des Postes, Telecom et Centres d’appel – Union Générale Tunisienne du Travail (FGPTT/UGTT) – Tunisie.
- Trade Union in Ethnodata – Trade Union of Empoyees in the Outsourcing Companies in the financial sector – Grèce.
- Syndicat national des travailleurs des services de la santé humaine (SYNTRASEH) – Bénin
- Sindicat dos Trabalhadores da Fiocruz (ASFOC-SN) – Brésil.
- Organizzazione Sindicati Autonomi e di Base Ferrovie (ORSA Ferrovie) – Italie.
- Union Nationale des Normaliens d’Haïti (UNNOH) – Haïti.
- Confederazione Unitaria di Base Scuola Università Ricerca (CUB SUR) – Italie.
- Coordinamento Autorganizzato Trasporti (CAT) – Italie.
- Syndicat des travailleurs du rail – Union Nationale des Travailleurs du Mali (SYTRAIL/UNTM) – Mali.
- Gıda Sanayii İşçileri Sendikası – Devrimci İşçi Sendikaları Konfederasyonu (GIDA-IŞ/DISK) – Turquie.
- Syndicat National des Travailleurs du Petit Train Bleu/SA (SNTPTB) – Sénégal.
- Asociación Nacional de Funcionarios Administrativos de la Caja de Seguro Social (ANFACSS) – Panama.
- Palestinian Postal Service Workers Union (PPSWU) – Palestine.
- Union Syndicale Etudiante (USE) – Belgique.
- Sindicato dos Trabalhadores de Call Center (STCC) – Portugal.
- Sindicato Unitario de Trabajadores Petroleros (Sinutapetrolgas) – Venezuela.
- Alianza de Trabajadores de la Salud y Empleados Publicos – Mexique.
- Canadian Union of Postal Workers / Syndicat des travailleurs et travailleuses des postes (CUPW-STTP) – Canada.
- Syndicat Autonome des Postiers (SAP) – Suisse.
- Federación nacional de trabajadores de la educación (SUTE-Chili) – Chili.
- Plateforme Nationale des organisations professionnelles du secteur public – Côte d’Ivoire.
- Fédération nationale des ouvriers et collectivités locales – Union Marocaine du Travail (UMT-Collectivités locales) – Maroc.
- Centrale Générale des Services Publics FGTB, Cheminots (CGSP/FGTB Cheminots) – Belgique.
- Botswana Public Employees Union (BOPEU) – Botswana.
- Organisation Démocratique du Travail – Organisation Démocratique du Travail (ODR/ODT) – Maroc.
- Federacao Nacional dos Ttrabalhadores em Transportes Aéros do Brasil (FNTTA) – Brésil.
- Federação Nacional dos Metroviários (FENAMETRO) – Brésil.
- Namibia Football Players Union (NAFPU) – Namibie.
- Palestinian Electricians’ Trade Union (PETU) – Palestine.
- Missão Publica Organizada – Portugal
Organizzazioni sindacali locali
- Trades Union Congress, Liverpool (TUC Liverpool) – Angleterre.
- Sindacato Territoriale Autorganizzato, Brescia (ORMA Brescia) – Italie.
- Fédération syndicale SUD Service public, canton de Vaud (SUD Vaud) – Suisse
- Sindicato Unitario de Catalunya (SU Metro) – Catalogne.
- Türkiye DERİ-İŞ Sendikasi, Tuzla et Izmir (DERİ-İŞ Tuzla et Izmir) – Turquie.
- L’autre syndicat, canton de Vaud (L’autre syndicat) – Suisse
- Centrale Générale des Services Publics FGTB, Ville de Bruxelles (CGSP/FGTB Bruxelles) – Belgique
- Arbeitskreis Internationalismus IG Metall, Berlin (IG Metall Berlin) – Allemagne
- Sindicato Unificado de Trabajadores de la Educación de Buenos Aires, Bahia Blanca (SUTEBA/CTA de los trabajadores Bahia Blanca) – Argentine
- Sindicato del Petróleo y Gas Privado del Chubut/CGT – Argentine.
- UCU University and College Union, University of Liverpool (UCU Liverpool) – Angleterre.
- Sindicato di base Pavia (SDB Pavia) – Italie.
- United Auto Workers local 551 Ford Chicago (UAW Ford Chicago) – Etats-unis.
- Sindicato Uno Prodinsa, Maipú – Chili.
- Asociación Gremial de Trabajadores del Subterráneo y Premetro, Buenos Aires (SUBTE/CTAt) – Argentine
Organizzazioni sindacali internazionali
- Industrial Workers of the World – International Solidarity Commission (IWW).
Correnti, tendenze o reti sindacali
- Transnationals Information Exchange Germany (TIE Germany) – Allemagne.
- Emancipation tendance intersyndicale (Emancipation) – France.
- Globalization Monitor (Gmo) – Hong Kong.
- Courant Syndicaliste Révolutionnaire (CSR) – France.
- No Austerity – Coordinamento delle lotte – Italie.
- Solidarité Socialiste avec les Travailleurs en Iran (SSTI) – France.
- Basis Initiative Solidarität (BASO) – Allemagne.
- LabourNet Germany – Allemagne.
- Resistenza Operaia – operai Fiat-Irisbus – Italie.
- Workers Solidarity Action Network (WSAN) – Etats-Unis.
- United Voices of the World
- Unidos pra Lutar – Brésil.
- Corriente Político Social Sindical 1° de Mayo de Buenos Aires – Argentine.
- Coordinamento Nazionale Unitario Pensionati di oggi e di domani (CONUP) – Italie