MERCOLEDI’ 3 GIUGNO, ORE 10.00 PRESIDIO E DELEGAZIONE ALLA PREFETTURA DI MILANO DEI LAVORATORI DEL SETTORE TURISTICO ALBERGHIERO – CON LA PARTECIPAZIONE DI E A SOSTEGNO DEI LAVORATORI DELLO SPETTACOLO E DEGLI OPERATORI/TRICI SOCIALI
(Corso Monforte ang. Via Vivaio – M1 San Babila)
IL SETTORE TURISTICO-ALBERGHIERO E’ IN GINOCCHIO: I SUOI LAVORATORI/TRICI ANCORA DI PIU’
I SOLDI ARRIVANO TROPPO TARDI E SONO TROPPO POCHI!
L’ASSEGNO FIS/CIGO/CIGS NON E’ ALL’80%! E’ META’ DEL SALARIO!
MOLTI LAVORATORI/TRICI NON HANNO ANCORA RICEVUTO NULLA!
SENZA PROROGA DEL BLOCCO DEI LICENZIAMENTI, DAL 17 AGOSTO PARTIRANNO I LICENZIAMENTI COLLETTIVI, A VANTAGGIO UNICAMENTE DI GRANDI PROPRIETARI ALBERGHIERI E DELLE COOPERATIVE E SOCIETA’ CHE GESTISCONO GLI APPALTI DEI SERVIZI DI PULIZIA E FACCHINAGGIO!
Le scriventi organizzazioni sindacali Sindacato Intercategoriale Cobas (SI Cobas) e Sindacato Autorganizzato Lavoratori – Cobas (SIAL Cobas) chiedono un incontro presso la Prefettura di Milano al fine di rappresentare la difficile situazione in cui versano le lavoratrici e i lavoratori del settore alberghiero, e presentare proposte di soluzione.
Il settore alberghiero è tra i più duramente colpiti dalle conseguenze della pandemia da Covid-19, con la quasi totalità degli alberghi chiusi per mancanza di flussi turistici e di eventi quali fiere e iniziative culturali, ecc., particolarmente importanti per una città come Milano, dove, diversamente che in località balneari o montane, è prevedibile che neppure l’estate non porti a riaperture generalizzate.
Diversamente da altri settori produttivi dove si è avuto un calo più o meno rilevante dell’attività, ma è possibile far ruotare i lavoratori tra periodi di lavoro e periodi di CIGO, CIGS o FIS, e quindi limitare il numero di settimane di intervento degli ammortizzatori sociali, per il settore alberghiero che vede tutti o la gran parte dei lavoratori senza lavoro continuativamente da marzo, il numero di settimane autorizzabili in base ai decreti Cura Italia e Rilancio (9+9) è del tutto insufficiente a coprire il periodo fino a fine ottobre, e lascia scoperto tutto il periodo dalla prima settimana di luglio fino a fine ottobre (l’orizzonte temporale del “Decreto Rilancio”).
Lo scadere del blocco dei licenziamenti collettivi a metà agosto minaccia inoltre di scatenare una catastrofica riduzione del personale nel settore, che prevedibilmente potrà tornare ai livelli di attività pre-crisi solo in tempi molto più lunghi.
Riteniamo di conseguenza che occorrano provvedimenti specifici per le lavoratrici/ i lavoratori del settore del Turismo – come anche per quello dello Spettacolo, che ha problematiche analoghe – misure che intendiamo illustrare nell’incontro richiesto perché siano trasmesse all’Esecutivo (tra gli altri in particolare ai Ministeri del Lavoro e del Turismo e Spettacolo).
Posto che occorrerebbe un ammortizzatore unico che garantisca un reddito di almeno 1000 euro netti mensili a tutti i lavoratori/trici – un Reddito di Quarantena – chiediamo che REGIONE LOMBARDIA e le ASSOCIAZIONI DATORIALI SETTORIALI si facciano carico nell’immediato:
- dell’integrazione dell’assegno Fis/Cigo/Cigs almeno fino all’80% della retribuzione di fatto per i full-time e del 100% per i part-time (il problema dei tantissimi part-time involontari, soprattutto tra le donne, mostra la sua insostenibilità sociale in momenti come questi)
- di nuove misure che assicurino ai lavoratori del settore la copertura di ammortizzatori sociali/reddito di quarantena fino al recupero dei livelli di attività precedenti l’esplodere della crisi;
- dell’estensione corrispondente del blocco dei licenziamenti;
- del blocco dei cambi di appalto fino alla ripresa dell’attività;
- della retroattività e stabilizzazione del pagamento degli assegni familiari per i percettori del FIS;
- di garantire l’anticipo degli ammortizzatori sociali da parte delle banche presso le quali transitano le retribuzioni dei lavoratori/trici interessati, che deve diventare automatico;
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