La strage avvenuta a Macerata è un gravissimo atto di terrorismo xenofobo che va a colpire in modo vile persone indifese solo per il fatto di essere straniere e per il colore della pelle.
In questo assurdo contesto si inseriscono le gravissime prese di posizione di esponenti politici a capo di organizzazioni razziste, sovraniste e di estrema destra, che provano a legittimare tale violenza gratuita mettendola in rapporto causa – effetto con il fenomeno migratorio, facendo leva sulla difesa del territorio per scopi di campagna elettorale.
Ancor più deliranti coloro che giustificano la strage fascista come una ”vendetta” per il femminicidio della 19enne Pamela M. avvenuto giorni prima.
Il femminicidio di Pamela M. si aggiunge agli altri avvenuti per mano di fidanzati ,mariti, ex che nella gran parte avvengono infatti nella ristretta cerchia di amici e familiari. Punta dell’iceberg di un fenomeno, quello della violenza maschile contro le donne, che più volte abbiamo ribadito essere strutturale nella nostra società e che non può essere cavalcato per opportunismo politico.
Ribadiamo la nostra rabbia per la strumentalizzazione di Pamela e dei corpi delle donne a fini razzisti , retoriche che legittimano leggi razziste, fomentano l’odio contro gli immigrati e la paura.
La nostra solidarietà va in questo momento alle sei persone ferite , fra cui una donna, solo perché africane e alla madre di Pamela che in un appello afferma di non volere nessuna vendetta.
Sabato 10 FEBBRAIO NON UNA DI MENO – MARCHE parteciperà alla manifestazione convocata a Macerata per ribadire che il nostro percorso femminista e intersezionale è antirazzista, antisessista e antifascista oggi più che mai
NESSUNA STRUMENTALIZZAZIONE RAZZISTA SUI NOSTRI CORPI
ANTIFASCISTE SEMPRE
NON UNA DI MENO