Contratto metalmeccanici: “MètaSalute” aggratis?!? Dove sta l’inghippo?

sial_logo_okC’è il contratto metalmeccanici!

“mètasalute” aggratis??

Dove sta l’inghippo??

Il costo della polizza – è gratis solo in apparenza perché significa in pratica meno salario (e quindi meno contributi, meno TFR e meno mensilità aggiuntive. Per le aziende significa meno tasse);

all’inizio è gratis e poi contratto dopo contratto il costo va a carico del dipendente e le prestazioni le decidono sopra la tua testa;

– chiedi ai lavoratori dei chimici, del commercio o dei bancari come è cambiata nel tempo!

finchè sei metalmeccanico potrai passare davanti alle code, avere i ticket rimborsati e arrivare prima alle visite specialistiche ottenendo la prescrizione di … altre visite, farmaci e, perché no, interventi di cui una buona parte inutili e non a salvaguardia della tua salute, ma per ingrassare le assicurazioni che controllano i fondi e le imprese della sanità privata. Ti dice niente lo scandalo della Clinica Santa Rita di Milano che ha effettuato decine di interventi inutili? Una ricerca autorevole sostiene che nel mondo si sono effettuati circa 500.000 – sì mezzo milione – di interventi inutili alla tiroide (dopo la Corea c’è l’Italia)!

Il costo del servizio sanitario USA, che è privato, è oltre il 17%, mentre quello pubblico dell’Italia – che potrebbe funzionare molto meglio – è dell’ 8 % e produce più salute.

Prevenire è meglio che curare!

Una volta il sindacato diceva che per salvaguardare la salute occorreva verificare come si lavorava: se venivano impiegate sostanze tossiche e cancerogene, se vi era rumore, polvere e fumo e se l’organizzazione del lavoro era stressante (anche mobbing).  Oggi la cultura di alcuni sindacati/listi si è adeguata al sistema: più visite ed esami fai più sei sotto controllo!

Per migliorare la salute si deve cambiare strada: chi eroga le cure non deve più essere pagato in base alla malattia (le prestazioni sanitarie), ma al risultato di salute che produce.

Il miglioramento della salute e la speranza di vita in salute dipendono solo per il 10% dalla sanità. Per il 50% dipendono dagli stili di vita e ancora di più – in una situazione come la nostra, dall’eliminazione dell’inquinamento ambientale.

Se i macchinisti delle ferrovie in Europa hanno una vita media di 68 anni c’entrerà pur qualcosa i turni e lo stile di vita sotto l’alta tensione??

E avrebbero torto a pretendere di andare in pensione a 58 anni?

Ci tieni alla salute? Organizzati sul luogo di lavoro per conoscere il processo produttivo, per eliminare le nocività. Pretendi mediante il diritto costituzionale di avere quello che è necessario in termini di prevenzione e cura, quindi Vota no all’ipotesi del contratto metalmeccanici che introduce l’assistenza sanitaria integrativa correndo il rischio di avere in futuro “meta salute” (o metà salute!).

C’era una volta il sindacato…

documento conclusivo del convegno CGIL-CISL-UIL di Ariccia (Roma) del 5/6/7 febbraio 1979 dopo la promulgazione della Riforma Sanitaria (L. 23.12.1978 n. 833)

 La legge 833, nonostante i limiti e le contraddizioni, può permettere la creazione di un sistema basato sull’approccio preventivo, anche per quanto riguarda la cura e la riabilitazione, capace di autoregolarsi rispetto alla ricerca, alla conoscenza, al controllo, alla eliminazione dei rischi e dei danni più gravi e più diffusi che interessano i lavoratori e la popolazione. Per avviare questo processo di progressiva sostituzione del vecchio assetto sanitario basato sull’approccio individuale e privatizzato della malattia, fatto di domande di intervento sparpagliate ed incontrollabili, sia per quanto riguarda l’efficacia degli interventi stessi, sia per quanto riguarda la spesa, con un sistema basato sulla programmazione, la prevenzione e la partecipazioneoccorre una grande mobilitazione ed una grande iniziativa popolare e di massa… La Federazione CGIL-CISL-UIL assuma e colmi il vuoto legislativo di strutture partecipative, avviando a soluzione il problema scientifico della individuazione, del controllo e della eliminazione partecipata dei rischi e dei danni, tramite la costituzione di comitati di partecipazione come prima aggregazione nel territorio della USL di tutti coloro che hanno esperienza dei luoghi di vita e di lavoro nella lotta contro la nocività…”

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Per qualche altra info: www.sialcobas.it  , dove c’è una rassegna critica, anche degli altri sindacati di base e altre realtà sindacali per comprendere meglio cosa ci aspetta se passa questo “nuovo contratto”.

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SIAL-Cobas (Sindacato Autorganizzato Lavoratori – Cobas) 

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