Terminati i fondi per il Voucher Baby Sitting: un’altra misura propagandistica ed iniqua

voucher Baby SitterBrutte notizie per le madri lavoratrici italiane: sono terminati i fondi del Governo per il Voucher Baby Sitting, il contributo economico erogato dall’INPS a tutte le neomamme che scelgono di tornare al lavoro subito dopo il congedo di maternità obbligatorio, rinunciando quindi al congedo parentale (ovvero alla possibilità di astenersi dal lavoro per 6 mesi dopo il congedo di maternità fino ai 12 anni di vita del bambino). Il bonus Baby Sitting venne introdotto nel 2012 dalla legge Fornero, in via sperimentale per il triennio 2013-2015, ed esteso poi grazie alla nuova Legge di Stabilità del 2016.

La comunicazione è arrivata dal sito dell’Inps, che quindi ha sospeso la procedura telematica per l’inoltro delle richieste da parte dei genitori in quanto non è più possibile elargire agevolazioni. Per il Voucher Baby Sitting il Governo aveva stanziato 20 milioni di euro. Il voucher comportava un contributo di 600 euro al mese, per 11 mesi l’anno, da spendere per servizi di baby sitter o di asilo (sia privato che pubblico).

L’Inps ha fatto sapere che è in attesa di nuove disposizioni del Governo. Forse ci saranno altri fondi nel 2017, ma non si capisce perchè chi ha diritto al contributo e ne fa richiesta nella seconda metà dell’anno finisce per esserne escluso!

Ancora una volta il governo dimostra di procedere con interventi di breve respiro ed iniqui, perché non arrivano a tutti coloro che ne hanno bisogno. Interventi che si caratterizzano più per la portata propagandistica che per l’effettiva pianificazione di politiche di sostegno attivo alla maternità e alle donne lavoratrici.