Non avendo i numeri per far passare la legge El Khomri con i voti all’Assemblea Nazionale, Valls ha deciso di tirare dritto e imporre la fiducia col ricorso all’articolo 49.3 della Costituzione, che permette di far passare una legge senza dibattito parlamentare. In questo modo manda in frantumi il suo partito, con la benedizione passiva delle destre, che non votano a favore del progetto di legge, ma neanche l’ostacolano, perché in fondo ne sono contenti. Un appiglio legislativo viene invece dal gruppo di deputati del Front de Gauche che ha annunciato ieri che depositerà una mozione di censura dopo il ricorso al 49.3, definita come “l’unica opzione rimasta ai deputati che desiderano il ritiro del testo”.
Intanto, il movimento sociale e sindacale hanno già lanciato due appuntamenti:
– il 6 giugno alle 17.30 un meeting unitario contro il progetto di legge Loi Travail, organizzato dal coordinamento intersindacale
– l’8-9-10 luglio la festa per l’anniversario dei 4 mesi dall’inizio (il 9 marzo) della mobilitazione contro la Loi Travail. L’iniziativa è lanciata dalla Nuit Debout e i movimenti sociali, studenteschi e della sinistra radicale.