Il sindacato SIAL-Cobas esprime il proprio sostegno e la propria solidarietà alla mobilitazione dei lavoratori del magazzino AFS, filiale 117 di BRT a Madonna dell’Acqua (PI).
I lavoratori hanno deciso in piena autonomia di aderire al MULTI sindacato sociale, come garantito dalla Costituzione. A fronte di questo diritto, tuttavia, diverse aziende continuano a opporre l’attuale formulazione dell’art. 19 dello Statuto dei Lavoratori, una norma ritenuta incostituzionale perché impone che un sindacato, per essere riconosciuto in azienda, debba essere firmatario del contratto aziendale ancor prima di potervi accedere. A questo si aggiunge la recente sentenza della Corte costituzionale, che introduce anche il criterio della “comparativa rappresentatività a livello nazionale”.
Questa situazione irrisolta permette ad AFS, a BRT e ad altri datori di lavoro di evitare il confronto e la firma di accordi con i sindacati effettivamente scelti dai lavoratori, preferendo sottoscrivere intese con i sindacati storicamente firmatari. Eppure, è proprio a livello aziendale che i lavoratori devono poter esprimere la propria voce, perché la democrazia sindacale deve partire dalla base. È comprensibile che alcuni sindacati, più rappresentativi in termini di iscritti e voti, possano usufruire di qualche prerogativa aggiuntiva, ma questo non può mai limitare i diritti fondamentali dei lavoratori, come quello di eleggere i propri delegati o di partecipare alle assemblee.
I primi a subire i danni di queste restrizioni sono proprio i lavoratori, che dopo aver scelto liberamente il proprio sindacato dovrebbero poter eleggere i delegati che preferiscono — delegati che poi i sindacati nominano in base ai risultati — e poter godere dei diritti di assemblea, affissione, utilizzo della sede e permessi sindacali. La Costituzione e lo Statuto dei Lavoratori, nella parte relativa ai diritti sindacali, restano in larga parte disattesi o applicati in modo non conforme allo spirito originario. Dopo l’esperienza dei CdiF (Consigli di Fabbrica), basati su schede bianche e delegati revocabili, i lavoratori si ritrovano con l’accordo RSU del 1993, modificato nel 2014 e successivamente, che ancora oggi non viene applicato in maniera uniforme.
Per tutte queste ragioni sosteniamo la lotta dei lavoratori e ribadiamo la nostra solidarietà al MULTI sindacato sociale. Li invitiamo ad avviare il processo di elezione dei delegati RSU, garantendo a tutte e tutti la possibilità di esercitare concretamente la democrazia sindacale, rendendo chiara alla direzione — e non solo — la volontà dei lavoratori e indicando con chiarezza a chi viene affidato il mandato di trattare.
Siamo al vostro fianco.
SIAL-Cobas
Lì, 09-12-2025
