Referendum 8-9 giugno: cosa cambia se vince il Sì?

L’8 e 9 giugno si vota per i cinque referendum abrogativi: quattro sul lavoro e uno sulla cittadinanza.

Il tempo per fare una corretta informazione sui contenuti dei quesiti referendari stringe. 

Wikilabour, dizionario dei diritti dei lavoratori, mette a disposizione, online, una serie di materiali utili tra cui quattro schede sul contenuto e sugli effetti che si producono se vince il SÌ nei referendum sul lavoro. 

Le schede illustrano quesito per quesito il contenuto tecnico del referendum, la normativa investita e gli effetti che ne deriverebbero in termini di modifica delle singole discipline. Sono così suddivise:

Quesito n. 1 – Jobs Act e licenziamenti

Quesito n. 2 – licenziamenti nelle piccole imprese (e piccoli datori di lavoro non imprenditori)

Quesito n. 3 – contratti a termine

Quesito n. 4 – responsabilità del committente negli appalti 

Le trovi cliccando QUI

Lo strumento referendario non sostituisce l’azione diretta delle lavoratrici e dei lavoratori nella lotta sindacale e politica. Pur riconoscendo le criticità, riteniamo giusto votare 5 SÌ e sostenere la campagna per il raggiungimento del quorum. Se voti no, tutto resta come é ora.

PROMEMORIA SUL VOTO

QUANDO: seggi aperti domenica 8 giugno dalle 7 alle 23; lunedì 9 giugno dalle 7 alle 15

COME: a ciascun quesito corrisponde una scheda su cui saranno presenti due caselle tra cui scegliere; vota sì a tutti e cinque

COSA SERVE: documento di identità valido e tessera elettorale; se l’hai smarrita o hai finito gli spazi per i timbri richiedine una nuova al tuo Comune. Chi vota fuorisede deve portare anche l’attestazione inviata dal Comune a cui ha mandato la domanda