appunti per aprire attività sindacale nei settori del privato

(preferibilmente aziende con oltre 15 dipendenti; no rsu già elette; con o senza rsa di altri sindacati)

Un certo numero di iscrizioni ( è la base per poter aprire intervento).

Non c’è numero minimo di iscritti né di votanti per le RSA affinché siano valide. Ma è ovvio che la proporzione (tanti iscritti e oltre il 50% dei votanti danno una rappresentatività che pesano verso le aziende. In ogni caso si parte anche al minimo). La rappresentatività si amplierà sulla base dell’intervento così come si può ridurre se non si ottengono risultati o si sbaglia.

Ma in genere si può solo migliorare per i lavoratori perché altri che intervengono per impedire il radicamento di sindacati alternativi cercano di risolvere loro i problemi per far vedere che sono rappresentativi e/o l’azienda stessa risolve direttamente con le persone i problemi aperti almeno parzialmente.

Come si parte per le elezioni delle RSA (evitare di eleggere una sola RSA, 3 se possibile. Se poi agli incontri la direzione fa problemi su troppe ore da pagare trovare il modo di averne due presenti per evitare uno solo davanti alla direzione. Nel caso ci sono anche altri sindacati è da valutare).

  1. modulo delega privato per iscrizioni (raccogliere anche prima della assemblea di avvio e poi inviare un primo gruppo alla direzione)
  2. eventuale revoca ai sindacati a cui sono iscritti (meglio entro fine anno. Comunque con il nuovo regolamento del Testo Unico del 2014 e seguenti prevederebbe la cessazione della trattenuta sindacale al mese successivo della trattenuta al precedente sindacato. Ma le aziende a volte fanno doppia trattenuta o tirano a fine anno per disincentivare i passaggi a sindacati rompiscatole)
  3. indizione pubblica di assemblea fuori orario di lavoro, intervallo o altro con esplicito riferimento a elezione RSA SIAL Cobas nell’ordine del giorno (insieme ai temi di interesse dei lavoratori ecc.)
  4. senza tanti problemi burocratici si discute e se i candidati sono già disponibili stampare scheda elettorale (lasciare sempre una riga bianca per il voto libero di cui si dovrà tenere conto…). Nominare una commissione elettorale e fare lo spoglio subito con la presenza lavoratori…
  5. Il sindacato comunica alla direzione esito e nominativi (le direzioni rompiscatole e contrarie alla costituzione insistono a dire che solo i firmatari di contratto possono nominarle. Ma la Costituzione è inapplicata e noi cerchiamo di applicarla nei fatti. E comunque se non ci sono altri sindacati presenti e non ci sono le RSU per le direzioni è duro respingerle… Se ci sono altri sindacati con RSA si va avanti lo stesso. Quel che conta sono iscritti e votanti per la RSA secondo la Costituzione. Poi nei fatti si vedrà. Azioni congiunte con altri sindacati anche sì, solo se accettano che sia la assemblea generale dei lavoratori a decidere sui contenuti rivendicativi e sulle conclusioni e gli accordi sindacali. A volte la presenza e la individuazione dei temi, dei problemi costringe la direzione ad esempio a rivedere inquadramenti e passare di livello chi è sotto inquadrato, sul controllo a distanza la RSA ha poteri e se non ce ne sono altre di RSA le direzioni possono scegliere di arretrare per non perdere la faccia e/o fare passi falsi.
  6. Subito dopo si chiede incontro alla direzione sui temi aperti previo avviso a tutti i lavoratori che hanno diritto di sapere che sindacato SIAL-Cobas è nato, è presente e che ci sono state le votazioni.
  7. La RSA per noi non è la rappresentanza dei soli iscritti (che restano la base della azione sindacale) ma si deve cercare di coinvolgere tutti i dipendenti.

Mantenere un certo ritmo e iniziative sui problemi dei lavoratori (eventualmente con commissioni allargate che approfondiscono temi), riunioni periodiche di un collettivo se ci sono i numeri e assemblea prima e dopo gli incontri o almeno comunicati. Badando a far decidere in assemblee aperte a tutti ma comunque preparate in modo collettivo, eventuale giornalino.. gruppi watsapp, ecc. Inseguire, respingere e trovare modi per far cambiare le decisioni aziendali ma non fare solo quello che dice NO. Con sondaggi e inchieste verificare cosa vogliono cambiare i lavoratori e cercare di trasformare i punti in vertenza aziendale su vari punti o anche su uno solo per volta.

A volte ci sono diritti violati (ritardo stipendi, sotto inquadramenti, sottovalutati come le questioni della salute e dello stress) su ci si può intervenire anche senza delegati con il solo collettivo ma è ovvio che più si è organizzati più diventa alla portata la possibilità di ottenere qualche risultato. In ogni caso accordi sindacali o li fa il sindacato promosso da noi o li fanno altri sindacati che accompagnano le aziende. Accordi sindacali con i Collettivi non sono generalmente alla portata e lamentarsi poi che i confederali, i firmatari decidono è troppo tardi (la alternativa sindacale in mano ai lavoratori va costruita prima e non dopo).

Nel caso di elezioni RSU (avendo aderito al T.U. – 2014 e seguenti)

si danno due filoni: le indiciamo noi da soli oppure le indiciamo in contemporanea con altri sindacati o partecipiamo alla indizione di altri sindacati.

primariamente servono il 5% delle firme dei dipendenti aventi diritto al voto, un componente della commissione elettorale e i candidati (fino ai due terzi in più degli eleggibili. Ovvero se da eleggere sono tre ogni lista sindacale e quindi anche quella del SIAL-Cobas può avere fino a 5 candidati).

(per i documenti ricordati che oltre alla lettera di indizione o partecipazione serve allegare copia statuto del sindacato con aggiornamenti, lettera di adesione al regolamento del Testo Unico 2014 e seguenti e un componente per la commissione elettorale dipendente della azienda, i candidati (che devono firmare per accettazione la loro candidatura). Il nostro componente della commissione elettorale deve essere sveglio e non farsi fregare da quelli più esperti e/o pasticcioni. Quindi serve almeno la prima volta che si partecipa alle elezioni delle RSU uno stretto rapporto affinché tutto si svolga regolarmente. E’ successo più di una volta che con qualche pretesto appena prima delle diverse scadenze all’alba delle 23 di sera la Confindustria si sia esposta per la direzione a chiedere chiarimenti e/o altri documenti. Ce la siamo sempre cavata ed è possibile tenerli a bada ma non si possono sottovalutare mai).

  1. la prima differenza da considerare è che se le indiciamo noi serve al primo giro di votazioni il 50% +1 dei presenti aventi diritto al voto. E se sono presenti altri due sindacati (o più di due) tipo cgil, cisl e uil che sono contrari è complicato. E’ già successo che hanno chiesto il boicottaggio del loro regolamento e i lavoratori per paura non abbiano partecipato al voto il 50%+1 degli aventi diritto o presenti e quindi la votazione è stata importante ma non valida e si sarebbe dovuti andare alla seconda votazione (il collettivo, gli iscritti, simpatizzanti e sindacato devono decidere se continuare o arenarsi..e continuare a fare quel che si può senza RSU).
  • Partecipiamo con altri sindacati alle elezioni: non dovrebbero esserci problemi di quorum anzi in questo caso è importante il numero di voti e quindi si deve saper dare la giusta importanza alla presenza di candidature in tutti i reparti, settori e tra uomini e donne affinché si possano avere voti da tutte le parti e poli di riferimento nel lavoro successivo. A volte trascurando questo si rischia di restare fuori per pochi voti. E poi si deve aspettare tre anni per il prossimo rinnovo.
  • in tutti i casi valutare possibilità far votare on line (esistono programmi fai da te o a pagamento).

Diritti sindacali:

bacheca: meglio averla cartacea, ma oggi con i mezzi tecnologici e la libertà di azione sindacale è possibile anche per l’attivista e quindi ancor di più per il delegato o RSA/U inviare a tutti i dipendenti via mail materiale sindacale.

Altro conto è avere accordo sindacale che consente alla RSA/U di inviare tramite bacheca elettronica.

permessi sindacali per i delegati eletti: in genere 8 ore al mese (in qualche caso va tenuto presente il contratto nazionale e aziendale .. che cambia un po’ il totale)

assemblea retribuite in genere 10 ore all’anno.. in qualche contratto 12…

se non si riesce ad avere permessi e assemblee si fanno fuori orario. La miglior difesa è l’attacco, la pratica dell’obiettivo. D’altronde negli anni ‘50 e ‘60 non c’era il diritto alla assemblea e si facevano fuori orario sui cancelli o in altri posti.

RLS (Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza)

Viene nominato o eletto. Può essere delle RSU. In ogni caso va studiata la situazione e appena capito il periodo di scadenza prepararsi e candidare e cercare di avere eletti che possano intervenire direttamente con poteri di legge (possono entrare e girare i posti di lavoro, hanno diritto al corso e alle ore di permesso annue e visto il DVR (Documento Valutazione Rischi) segnalare i problemi e la direzione è costretta a scrivere in fianco entro quanto tempo interviene per risolverlo e molto altro.

Dove non ci fossero gli RLS si possono eleggere in contemporanea alla RSA/U e per noi non è un vincolo che siano da scegliere tra i componenti le RSU (è diffusa anche la elezione degli RLS separata dalle RSA/U).

a cura sial- cobas (settembre 2022)