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Per un sindacalismo che migliori le condizioni di lavoro e che non accompagni gli arretramenti

Qual è la situazione sindacale in Italia?

I salari diminuiscono da trent’anni, sono oltre 3 milioni le lavoratrici e i lavoratori che lavorano per compensi al di sotto della soglia di povertà, le ore di lavoro pro-capite sono centinaia in più che in altri paesi dove lavorando meno si guadagna meglio.

Dopo la legge Fornero andare in pensione è sempre più complicato e le pensioni sono le più tassate.

I licenziamenti sempre più facili che ci rendono ricattabili, il Jobs act, le delocalizzazioni e le esternalizzazioni, anche dei servizi pubblici, comportano un’ulteriore compressione verso il basso dei salari.

Dai redditi di lavoratrici e lavoratori dipendenti, in servizio e in pensione, arriva il 90% delle tasse: chi beni di proprietà e mezzi di produzione paga meno di noi! L’evasione fiscale all’ordine del giorno.

Lo è anche l’evasione delle norme di sicurezza, che comporta ogni giorno morti e infortuni sul lavoro, con percentuali in costante aumento. 

Per anni gli accordi sindacali nazionali hanno ratificato questo progressivo arretramento delle nostre condizioni. Non si può più continuare così. 

VOGLIAMO VIVERE E NON SOPRAVVIVERE!

Per questo non dobbiamo rassegnarci ad accordi al ribasso né rinunciare a lottare. Per questo dobbiamo reagire insieme e costruire un nuovo modo di fare sindacato e azione sindacale collettiva per difenderci meglio e tentare di conquistare migliori condizioni. Per questo puoi organizzarti con il SIAL-Cobas: per costruire insieme un sindacalismo che faccia la differenza:

  • Salari dignitosi
  • Sicurezza sul lavoro, sicurezza del posto di lavoro
  • I lussi e le tasse li paghino chi fa profitto sul nostro lavoro
  • Pensioni dignitose
  • La salute non è una merce: rafforzare la sanità pubblica e sospendere i brevetti sui vaccini

Contattaci: info@sialcobas.it