Comunicato RSU Xerox sullo sciopero del 13 luglio 2021
La risposta da parte del Technical Service allo sciopero di 8 ore indetto per il 13 luglio è stata prima di tutto una dimostrazione di compattezza da parte del personale coinvolto, con un’adesione dei presenti in campo vicina alla totalità, con anche molti colleghi in ferie che hanno deciso di convertire la giornata in sciopero.
Una risposta forte, che non può essere ignorata, perché sottolinea il peggioramento delle condizioni lavorative in generale per il personale dell’assistenza tecnica in Italia. Qualcuno, sbagliando, lo ha definito lo sciopero dell’auto: sebbene fra i punti dibattuti ci sia anche il rinnovo del parco auto, questo sciopero è stato l’occasione per ognuno degli assistenti tecnici di manifestare il proprio malcontento per la propria situazione lavorativa: in cima c’è un organico insufficiente per poter fornire ai nostri clienti il livello di servizio che meritano, ma anche il crescente stress da lavoro correlato, i troppi chilometri percorsi nell’arco della giornata, i molti sacrifici spesso non correttamente remunerati, senza dimenticare il reddito.
Le riunioni organizzate in emergenza dal management nell’arco della settimana che precedeva lo sciopero non sono state altro che un incentivo allo sciopero, perché sono state tardive (organizzate solo dopo l’annuncio
dello sciopero); perché sono state inopportune (le questioni sindacali dovevano rimanere fuori dalla discussione), perché non hanno rappresentato il momento di dialogo e apertura che il personale si aspettava.
Gli assistenti tecnici ci tengono a sottolineare che vogliono fare la differenza per poter uscire da questo momento difficile nella gestione di tutte le attività. Per riuscire ad arrivare a questo scopo però serve che prima di tutto l’azienda riconosca che i problemi che stiamo attraversando in questo periodo non possono essere proiettati sempre e solo verso gli assistenti tecnici. Le operazioni di assegnazione delle chiamate che abbiamo potuto vedere nella mattinata successiva allo sciopero non sembrano andare verso questa direzione.
Per questo rinnoviamo con forza la nostra richiesta di incontro chiarificatore con l’azienda; i temi sono noti, ci sono molti comunicati da parte dell’assistenza tecnica, il grido d’aiuto è iniziato nel 2019 e non saremmo arrivati a questo punto se fossimo stati veramente ascoltati.
Lo stato di agitazione prosegue, come il blocco delle trasferte, gli straordinari e le reperibilità e in assenza di una risposta celere da parte dell’azienda sarà organizzata un’altra giornata di sciopero la settimana a seguire.
Andremo avanti fino a quando non saranno convocate le parti sociali e non si raggiungerà un’intesa.
RSU Xerox
——————————————————————————————————————–
COMUNICATO SINDACALE della RSU XEROX del 25 giugno 2021
Cari colleghi,
dopo un paio di incontri fra azienda e commissione auto, ci siamo nuovamente confrontati con i lavoratori per mezzo di una assemblea sindacale per fare un punto della situazione, con focus su due argomenti in
particolare: automezzo aziendale e organizzazione del lavoro.
AUTOMEZZO
Per quanto riguarda l’automezzo, qualche tempo fa, abbiamo chiesto un incontro con l’azienda proprio perché l’ordine delle nuove autovetture avrebbe dovuto essere imminente, tuttavia nel secondo incontro, con nostra
grande contrarietà, ci è stato comunicato un nuovo slittamento degli ordini auto, a causa dell’indisponibilità del multispazio che avevano scelto, pertanto, ancora una volta l’azienda viene meno alla policy auto. Ancora una volta ci saranno colleghi che viaggeranno su autovetture scadute (per fortuna sono rimasti pochi) ed altri che usufruiranno di vetture a noleggio “mid term” prese in emergenza, che si sono ritrovati a condizioni diverse dal precedente noleggio, senza la possibilità di scegliere gli optional che di fatto rendono il mezzo compatibile all’uso privato dell’autovettura.
L’automezzo aziendale ad uso privato fa parte di fatto del reddito di ogni singolo lavoratore e un declassamento alla categoria di multispazio rappresenta una perdita di status rispetto alla Station Wagon, soprattutto quando non è una scelta per risparmiare (il canone è pressappoco identico), ma con una motivazione di produttività lavorativa e spazio del bagagliaio che non migliorerebbero in alcun modo la performance tecnica (lo spazio realmente utilizzabile non è significativamente più grande), rappresenterebbe un peggioramento del confort (con un km medio per tecnico sempre crescente), di guidabilità in certe condizioni meteo, una scomodità nella ricerca di un parcheggio (apertura del vano posteriore e altezza del mezzo), più in generale una perdita di status, di prestigio, rispetto a tutti gli altri lavoratori di Xerox che hanno in dotazione un automezzo aziendale.
Con l’azienda abbiamo discusso una possibile strada alternativa all’attuale canone auto che è percepito dai più come economicamente gravoso, ma non si è arrivato ad un accordo, nonostante la proposta di ridurre i km
privati ad un tetto massimo di 15.000 avrebbe rappresentato un risparmio. L’assistenza tecnica si è fortemente opposta all’attivazione del GPS per disciplinare i km privati, quindi anche questa eventualità è tramontata.
Per questo motivo invitiamo l’azienda a rivedere le proprie decisioni e studiare una soluzione alternativa, che può concretizzarsi nell’aggiunta di una vettura dignitosa (come ad esempio una Station Wagon) che non sia
ordinabile in tempi lunghissimi dato che aspettiamo questo momento ormai dalla fine del 2019. Il sindacato è già in contatto con i colleghi spagnoli che stanno discutendo con l’azienda del medesimo problema.
CARENZA DI PERSONALE
Un argomento ormai divenuto attualità è quello dello stress da lavoro correlato. Il disagio degli assistenti tecnici italiani è ai massimi storici e l’azienda, nonostante sia stata avvertita in più di un’occasione che le uscite
di gennaio avrebbero generato problemi nella gestione delle attività, si è limitata a caricare di più lavoro le risorse di cui dispone.
Gli assistenti tecnici sono molto preoccupati di come stanno andando le cose in questo periodo, perché è evidente che in diverse zone in Italia non è bastato esternalizzare alcune macchine. Serve personale, servono nuove assunzioni nelle aree in sofferenza, servono adesso, anche cogliendo le opportunità degli esuberi in altri reparti aziendali che si verranno a creare a breve.
Tutta la forza lavoro del CSO ci tiene a sottolineare che si sta impegnando al massimo a fronteggiare a questa situazione di emergenza, ma non si può sempre chiedere ai lavoratori di tamponare problemi di cui la risoluzione spetta all’azienda.
Il blocco degli straordinari deve essere uguale per tutti e indipendentemente dall’attività svolta.
Non si può sempre “volere la botte piena e la moglie ubriaca” e pretendere che ai lavoratori vada sempre bene e soprattutto non si può continuare reiteratamente a negare una richiesta d’aiuto dei propri dipendenti, archiviandola come la solita pretesa.
CONCLUSIONI
Abbiamo aspettato molto tempo dalla prima comunicazione di richieste, da quel comunicato dal titolo “Tempo scaduto” che uscì il 31-08-2020. Pertanto, indiciamo a partire da ora lo stato di agitazione e se non ci sarà una risposta entro una settimana da parte dell’azienda, partiremo con le iniziative sindacali che riterremo opportune ad affrontare questa impasse.
RSU CSO e tutti i colleghi del Technical Service
———————————————————————————————————-
COMUNICATO SINDACALE RSU CSO Xerox di INDIZIONE SCIOPERO PER IL 13 LUGLIO 2021
Cari colleghi,
Come sapete la RSU Xerox, comparto Technical Service, in data 25-06 ha emesso un comunicato, esso stesso espressione dell’assemblea sindacale che si è disputata nella mattinata del medesimo giorno.
Tenendo presente che è stato già proclamato lo stato di agitazione, a fronte di una mancata risposta da parte dell’azienda ed in virtù di quanto è stato votato democraticamente in sede di assemblea, si proclama uno sciopero di otto ore di tutte le attività di assistenza tecnica per la giornata del 13 luglio.
Ribadiamo in breve le ragioni che hanno portato a questa decisione:
1) A seguito delle varie procedure di licenziamento, carenze d’organico in varie aree: urgenza di assumere personale, urgenza di ricambio generazionale a fronte di uscite per raggiungimento criteri pensionistici (a breve ci saranno altri colleghi che andranno in pensione).
2) Conseguente stress lavoro correlato a seguito dell’aumento dei carichi di lavoro e dei tempi di viaggio, tenendo sempre in considerazione l’età media sopra i cinquant’anni degli assistenti tecnici.
3) Nuovo stop del rinnovo delle flotte auto con conseguente slittamento degli ordini auto.
4) Mancato accordo riguardo ad una riformulazione del canone auto ed imposizione di un modello differente rispetto alla policy auto attualmente in uso (passaggio da station wagon a multispazio).
Per i dettagli riferirsi al comunicato del 25-06 che è stato spedito a tutti.
Resta inteso che in regime di stato di agitazione sono inclusi gli stop degli extra (straordinario, reperibilità e trasferta).