Per affrontare l’emergenza. Ammortizzatore sociale nuovo: il reddito di quarantena al 100%!

Per affrontare la emergenza

Alle istituzioni, ai partiti e al parlamento, ai sindacati e alle lavoratrici e lavoratori

Ammortizzatore sociale nuovo: il reddito di quarantena al 100%!

Il lavoratore .. si allontana dal posto di lavoro o da una zona pericolosa”(art. 44 legge 81/2008)

Il protocollo Confindustria, Cgil, Cisl e Uil

è un pastrocchio che lascia alle direzioni aziendali al scelta del che fare, infatti al punto 8 a) si legge:

utilizzare in via prioritaria gli ammortizzatori sociali disponibili nel rispetto degli istituti contrattuali (par, rol, banca ore) generalmente finalizzati a consentire l’astensione dal lavoro senza perdita della retribuzione”.

Quindi fabbriche chiuse con la cassa integrazione o istituti contrattuali?? Tutto e il contrario di tutto.

Quali trattamenti per i lavoratori che dovranno, loro malgrado, restare a casa senza andare a lavorare?

 la prima soluzione è stanziare un fondo per un “permesso retribuito di quarantena” a carico dello stato che garantisca il reddito al 100% (eventualmente il reddito medio del mese precedente per chi è in condizione di precarietà). In alternativa si possono introdurre due, tre settimane di ferie aggiuntive straordinarie per tutti;

 per gli ammortizzatori sociali potrebbe essere utilizzata come unico strumento per tutti i settori e lavoratori la Cassa Integrazione in Deroga con la motivazione “reddito di quarantena e/o evento imprevisto e imprevedibile” con la integrazione non inferiore all’80% del salario realmente percepito;

 per i lavoratori in grigio, in nero, partite iva e cocoquellocheè, ecc nel caso emergano possono usufruire anche loro degli ammortizzatori;

togliere i finanziamenti a chi fa i licenziamenti revocando gli ultimi tre anni di sgravi contributivi e fiscali e ogni altra riduzione ottenuta dal pubblico;

 Blocco o rinvio di ogni procedura di cambio di appalto;

 Moratoria e nullità di eventuali sanzioni disciplinari per assenze per autodifesa della salute.

Con questi strumenti si può affrontare la emergenza chiudere da subito tutti i posti di lavoro fermando le attività non urgenti ad eccezione di quel che è essenziale (cibo, sanità, energia e poco altro).

Per chi è coinvolto nella salvaguardia delle attività essenziali sanitarie e/o produttive  la salute al 100% vuol dire sanificare gli ambienti, organizzare le attività in modo appropriato e fornire i necessari DPI (dispositivi di protezione individuali) adatti alla emergenza.

In questi settori va introdotto il congedo parentale al 100% o soluzioni per la gestione dei figli.

Andrebbe prevista in particolare per chi è costretto a lavorare nei servizi essenziali ad esempio per i lavoratori e le lavoratrici della sanità, delle pulizie, produzione e distribuzione alimentare una indennità sotto forma di ferie aggiuntive e di salario che compensi lo stress e le fatiche di questo periodo. Il grazie collettivo e la salvaguardia e il rilancio del servizio pubblico nel tempo saranno gli elementi che ci consentiranno di guardare al futuro con minori preoccupazioni.

“anch’io resto a casa”   

Il/la sottoscritto/a __________________________ comunica l’assenza giustificata per coronavirus,  e chiedo  che mi vengano applicati gli ammortizzatori sociali messi in atto dal Governo con l’obiettivo di arrivare al 100 % del salario.

data ___________ Firma ___________________

Naturalmente una autocertificazione simile è meglio gestirla collettivamente

lì, 16-03-2020