La gravidanza non è una malattia!

Dall’inizio, al parto, all’allattamento. Ma da quando deve partire la maternità anticipata a rischio per motivi di lavoro?

Hai scoperto di essere incinta con il test preso in farmacia? Lavori in posto dove è previsto l’allontanamento dal posto di lavoro per rischi legati all’attivita’ lavorativa (es. disabili, nido, prodotti e ambienti nocivi)? Dovresti restare a casa da subito e ti dicono di metterti in malattia o in ferie? Come puoi evitare di far passare per malattia un momento bello e importante come la gravidanza? Il datore di lavoro pretende la certezza e ti chiede l’ecografia o il certificato medico prima di avviare la richiesta alla ITL (Ispettorato Territoriale del Lavoro) per far riconoscere la maternità anticipata a carico Inps? Sappi che un semplice esame di laboratorio, eseguibile  velocemente con corsia privilegiata sulla base dell’impegnativa del tuo medico di base può consentire a quest’ultimo di certificare la gravidanza e ciò deve bastare alla direzione aziendale per chiedere alla ITL  ( con il modulo INL-11 ) l’interdizione anticipata dal lavoro per gravidanza a rischio, se non è in grado di collocarti  da subito in un posto di lavoro alternativo senza rischi per la gravidanza; e se non dovesse essere in grado di farlo immediatamente la direzione ti deve lasciare a casa, ma ti paga con un permesso retribuito. Durante le prime settimane di gravidanza non farti rovinare l’attesa con l’uso distorto della malattia e/o delle tue ferie. Hai diritto ad avere il permesso retribuito a carico azienda che così sarà interessata a velocizzare la pratica presso la ITL per il riconoscimento della gravidanza a rischio. Se hai bisogno di altre info e/o di un sostegno sindacale contattaci info@sialcobas.it

nb: nelle realtà che tradizionalmente devono ricorrere alla maternità anticipata il DVR (Documento Valutazione RIschi) dovrebbe essere già aggiornato e contenere le indicazioni precise (ci sono o non ci sono posti di lavoro alternativi e temporanei? No! Sì! Dove e quanti?). Per saperne di più potresti consultare il tuo RLS (Rappresentante per la Sicurezza). Se non risponde adeguatamente si può giungere alla conclusione che è utile far nascere una nuova realtà sindacale, una nuova rappresentanza sindacale e organizzarsi per partecipare alle elezioni degli RLS (ogni 3 anni).

dal sito dell’ITL (Ispettorato territoriale del lavoro) Interdizione anticipata-post partum lavoratrici madri. Richiesta di interdizione anticipata/post partum dal lavoro per lavoratrici madri addette a lavori vietati o pregiudizievoli alla salute della donna e del bambino.  il datore di lavoro dovrebbe: file:///E:/Download/Modulo-INL-11-Istanza-interdizione-anticipata-post-partum-datore%20(1).pdf

 tu lavoratrice potresti: file:///E:/Download/Modulo-INL-11-1-Istanza-interdizione-anticipata-post-partum-lavoratrice%20(1).pdf

8 marzo 2020