Olon: 28 marzo uno sciopero ben riuscito!
L’adesione è stata alta dappertutto, la produzione si è fermata di fatto, anche i tempi determinati hanno scioperato e la direzione ha dovuto forzare pesantemente in modo di fatto “antisindacale” per evitare che lo sciopero prendesse piede anche tra gli impiegati della sede di Rodano e delle altre sedi locali.
E’ aperta tra i lavoratori una discussione secondaria sui veri motivi dello sciopero. L’adesione che c’è stata dimostra che la scelta è stata giusta e le motivazioni per lo sciopero c’erano tutte anche se ognuno magari in cuor suo ha avuto motivi diversi per scioperare. Ma è stata importante la capacità di scioperare uniti e utilizzare una protesta per mandare a dire alla direzione che c’è più di qualcosa che non va.
Un neo della giornata è stata la mancata partecipazione dello stabilimento di Segrate.
Luci e ombre della giornata: brividi per il possibile sciopero degli impiegati?
Il comunicato del 27 della direzione dice “nel pieno rispetto del diritto di tutti i lavorato ridi partecipare allo sciopero o di non partecipare e prestare la normale attività lavorativa”.
Ma questa è la dichiarazione sulla carta della direzione Risorse Umane .. In realtà capi, alti responsabili e proprietà si sono adoperati pesantemente per far cambiare opinione agli impiegati e alle impiegate e a non scioperare. Il fatto che abbiano dovuto dimostrare la loro faccia dura rende evidente che erano preoccupati. Ce l’hanno fatta questa volta. Ma le cose possono cambiare soprattutto se impiegati/e decidessero di iscriversi al sindacato SIAL-Cobas o comunque ai sindacati. Tutte le direzioni hanno armi spuntate di fronte alla adesioni di gruppo. E i tempi determinati che hanno scioperato tutti in una azienda Olon la dice lunga sulla possibilità di scegliere liberamente. Diciamo che il giorno prima dello sciopero non è stato un bel giorno per gli impiegati. Idem il giorno 28: in mensa c’erano meno di 150 lavoratori mentre gli altri lavoratori erano in sciopero. Qualcuno vuole sapere se 100 euro stati ben spesi! Beh se non rimane un fuoco di paglia la risposta è SI! Se questo è servito a incrinare anche tra gli impiegati il potere della direzione e si organizzeranno la risposta è ancora SI!
Come continuare? Ora si deve riprendere il confronto e la direzione che ha bisogno di straordinari fa pressing per togliere lo stato di agitazione e il blocco degli straordinari. La risposta che proponiamo a RSU a altre sigle sindacali è: Andare agli incontri sulla sicurezza e sui livelli con una sospensione temporanea di 15 giorni, e sulla base dei risultati ottenuti andare in assemblea e valutare che fare.
Mulazzano presidio. La delegazione dei lavoratori e sindacalisti di Rodano che sono andati a Mulazzano hanno trovato un presidio ben organizzato, partecipato con delegazioni della altre realtà Olon (Casaletto Lodigiano, Dorno, Garbagnate M.se) e di altre aziende del territorio. Gli interventi che si sono succeduti hanno raccontato della buona riuscita dello sciopero e delle difficoltà fatte vivere agli impiegati.
Licenziamento: che succederà?
Come troppo spesso accade quando il licenziamento colpisce un lavoratore le scelte di risposta collettive servono per far sapere alla direzione che non è stata una scelta condivisa.
Il procedimento della Fornero per i licenziamenti per giustificato motivo oggettivo rendono complicata la possibilità di reintegra. La possibilità che il lavoratore scelga la via della trattativa dipende da molte valutazioni e più si sale di livello più è difficile che si punti al rientro e quindi le direzioni sanno che si andrà alla monetizzazione.
Le uniche volte che c’è stato il rientro del lavoratore è perché i lavoratori sono andati in sciopero per uno/due giorni o anche 7 (sette) giorni e alla fine la direzione ha ceduto.
lì, 2 aprile 2019