SMI Sindacato Medici Italiani: in 10 anni di tagli alla sanità pubblica, sono stati persi 70mila posti letto

Congresso SMI : «Declino sanità per privatizzazioni, tagli e decentramento»

dal sito sanitainformazione.it

A Napoli l’assise del Sindacato Medici Italiani aperto dal saluto del Ministro della Salute Giulia Grillo. Affondo contro la corruzione: «Ogni singolo atto corruttivo è un attacco al nostro SSN. Tutti i medici devono essere chiamati a sostenere il merito nella Sanità e a denunciare eventuali episodi che squalificano la categoria»

In 10 anni di tagli alla sanità pubblica, sono stati persi 70mila posti letto. Con un rapporto di 3,7 per mille per abitante, contro il 6 della Francia e l’8 della Germania. La denuncia arriva dal Sindacato dei medici italiani, SMI, che si è riunito a Napoli per il Congresso nazionaleLa Onotri è stata riconfermata Segretario Generale.

Al centro del Congresso, aperto dai saluti del Ministro della Salute Giulia Grillo, il delicato momento che vive la sanità italiana. «Il declino della sanità – spiega Onotri – è dovuto, tra le altre cose, ai tagli selvaggi, all’aziendalizzazione, al decentramento, alle privatizzazioni». I numeri parlano da soli, indica lo Smi: «La riduzione dei posti letto con la crisi dei Pronto soccorso e le scene da trincea sono solo la punta dell’iceberg. La realtà è che il lavoro in sanità è sempre più incerto. Nel Ssn il ricorso al precariato è cresciuto tra il 2014 e il 2015 di circa 3.500 unità per complessivi 43.763 lavoratori, tra cui 9.500 medici, 1500 solo in Sicilia». Nel corso del convegno inoltre è stato ricordato che in un futuro molto vicino, il pensionamento del personale sanitario, e il mancato rimpiazzo, (19.000 medici generalisti e 55.000 specialisti), porterà «alla scomparsa dei servizi sanitari per i cittadini».

«Dobbiamo essere attenti – ha affermato Onotri –  e prestare il massimo impegno per portare lo SMI in ogni settore della Sanità: da quello dei medici di assistenza primaria, della medicina in continuità assistenziale, medici del 118, dirigenti sanitari, pediatri e specialisti ambulatoriali, fino a tutto il sistema pubblico e privato sostenendo le nuove importanti responsabilità che il Sistema Paese chiede a tutta la professione medica». Nella relazione, anche un passaggio sul tema della corruzione: «Il sindacato SMI è in prima fila contro il ‘cancro’ della corruzione nel settore della sanità. Ogni singolo atto corruttivo è un attacco al nostro SSN. Tutti i medici devono essere chiamati a sostenere il merito nella Sanità e a denunciare eventuali episodi che squalificano la categoria».