Rete Sindacale Internazionale di Solidarietà e di Lotta: contro il genocidio del popolo palestinese commesso dallo Stato Ebraico

La Rete Sindacale Internazionale di Solidarietà e di Lotta si unisce alla denuncia di genocidio del popolo palestinese commesso dalla condotta terroristica dello Stato sionista.

Sono già più di 70 anni che l’esercito dello stato sionista non rispetta né gli accordi di Oslo, né le risoluzioni internazionali dell’ONU, né soprattutto i diritti dell’uomo, i diritti civili e il diritto al ritorno dei profughi palestinesi. La finalità è chiara: si chiama espropriazione delle terre, espulsione dei suoi abitanti, occupazione e sterminio del popolo palestinese. Di fronte a questo terrorismo di stato, il silenzio della comunità internazionale risulta insopportabile: il silenzio è complice di questo genocidio.

Il popolo palestinese, che resiste insieme a oltre 5milioni di rifugiati palestinesi – secondo i dati dell’agenzia dell’ONU per i rifugiati – dallo scorso 30 di marzo ha lanciato un appello alla mobilitazione per denunciare questo genocidio ed esigere che sia applicato il diritto al ritorno come stabilito da un accordo.

Migliaia di persone disarmate si sono raccolte alle frontiere imposte unilateralmente dallo Stato sionista per esigere che quantomeno si applichino le risoluzioni internazionali, il diritto al ritorno e la fine dello stritolamento del popolo palestinese. Ma la reazione dello stato di Israele non solo non è stata il rispetto delle risoluzioni dell’ONU o il rispetto del popolo palestinese, ma la negazione di qualsiasi via di dialogo necessario per porre le basi per la costruzione di un processo di pace giusta. Al contrario, lo stato sionista ha rinforzato l’offensiva militare sul popolo, non solo per difendere le sue ingiuste frontiere, ma anche per bombardare delle postazioni palestinesi lontane dalla frontiera che difende l’occupazione. sennò bombardando posizioni palestinese lontane alle frontiere che difendono la sua occupazione. Il terrorismo dello Stato israeliano ha ucciso più di 50 persone, tra queste 10 minorenni, la più giovane è stata una bambina di 8 mesi. Oltre 1.000 persone sono state ferite, la maggior parte da munizioni dello Stato israeliano…La nostra massima solidarietà va a tutte le vittime cosí come alle persone che sostengono la lotta del popolo palestinese.

Le organizzazioni che aderiscono alla Rete Sindacale Internazionale di Solidarietà e di lotta denunciano l’occupazione illegale dello stato israeliano sui territori palestinesi, l’inadempimemto degli accordi internazionali e soprattutto lo sterminio del popolo palestinese con la complicità internazionale. In particolare degli Stati Uniti d’America e delle politiche di Donald Trump che finanziano la guerra, traggono profitto dalla vendita di armi e sostengono la politica di sterminio portando l’ambasciata americana a Gerusalemme, nei territori palestinesi occupati dallo Stato sionista.

Le azioni BDS (Boicottaggio, Disinvestimento, Sanzioni) fanno sostenute e diffuse. Invitiamo tutti a partecipare alle iniziative di denuncia dell’occupazione. Chiediamo alle organizzazioni della Rete di impegnarsi in questa lotta

Per il diritto al ritorno dei profughi palestinesi, per il popolo palestinese,

Viva la Palestina Libera!!