Pubblichiamo un pezzo informativo a cura della redazione di ALTRIRITMI, foglio di informazione dei lavoratori Electrolux Forlì – FEBBRAIO 2017.
Questo articolo ha il duplice scopo di informarvi su una “novità” davvero pazzesca che di recente è capitata anche a qualche nostro collega rispetto alle visite fiscali quando si è in malattia. Prima di tutto “rispolveriamo la memoria” su come è regolata la malattia nel Contratto nazionale Metalmeccanici. Il nuovo contratto dei metalmeccanici è in vigore dal 1° gennaio di quest’ anno. Rispetto alla malattia, le norme sono UGUALI a quelle del contratto precedente firmato solo da Fim (Cisl) e Uilm (Uil). Cosa cambia? Cambia che la Fiom (Cgil) dopo aver detto “peste e corna” delle norme sulla malattia modificate nel contratto firmato separatamente da Fim e Uilm, ora le ha accettate senza modifiche!
Per cui la malattia funziona così: c’è differenza tra certificati lunghi e certificati corti. I certificati lunghi sono quelli dal 6° giorno in poi e sono pagati totalmente al 100%. I certificati corti, sono quelli fino a 5 giorni. Nel corso dell’anno solare (1° gennaio-31 dicembre), un lavoratore metalmeccanico può mettersi in malattia ed essere pagato al 100% fino al 3° certificato corto compreso. Dal quarto certificato corto, i primi 3 gg sono pagati al 66%, i restanti gg sono pagati al 100%. Dal 5° certificato corto in poi fino alla fine dell’ anno, tutti i certificati brevi avranno i primi 3gg pagati al 50%. I certificati lunghi (da 6gg in poi) sono pagati SEMPRE al 100%. Nell’ anno successivo, questa modalità di pagamento viene azzerata e ricomincia da capo.
Detto questo, passiamo ad informare di una cosa a parer nostro assurda che è successa recentemente ad alcuni lavoratori a casa in malattia, durante la visita fiscale. Prima di tutto dovete sapere che, siccome il bilancio dell’ INPS è in rosso, da un po’ di tempo hanno deciso di tagliare la spesa delle visite fiscali, per cui non controllano più. L’ azienda però se vuole può richiedere la visita fiscale da parte degli stessi medici dell’Inps pagandola. Quindi gli eventuali controlli che arrivano, sono mandati dall’azienda e, nel documento che rilasciano, c’è scritto. E’ successo, anche recentemente, che ad alcuni lavoratori che erano a casa in malattia con un certificato di 6 giorni che comprendeva il sabato, il medico dell’Inps abbia interrotto quel certificato, anticipandolo al venerdì, chiedendo il consenso (e quindi la firma sul verbale) del lavoratore. Un consiglio spassionato: NON FIRMATE MAI NIENTE! Potete farlo, al massimo vi dicono di andare a visita all’Inps. Il certificato del vostro medico di base è quello che conta. Non fatevi fregare. Un buon medico di base, vi dirà la stessa cosa. I nostri colleghi che si sono rivolti al loro medico, oltre che a noi, il medico ha confermato loro che non avrebbero dovuto firmare!