RETE SINDACALE INTERNAZIONALE DI SOLIDARIETA’ E DI LOTTA
Appello urgente alla solidarietà internazionale
La stampa marocchina è stata imbavagliata!
Chiediamo che cadano le accuse a carico di 7 giornalisti marocchini e attivisti dei diritti umani che compariranno in tribunale il 26 ottobre a Rabat.
La Rete Sindacale Internazionale di Solidarietà e di Lotta esprime il suo pieno sostegno ai 7 attivisti marocchini, 5 dei quali giornalisti, accusati di “minare la sicurezza dello stato”, che compariranno a processo il prossimo 26 ottobre 2016 ricevendo, con tutta probabilità, sentenze severe.
Vogliamo richiamare l’attenzione di giornalisti, sindacati, associazioni politiche e opinione pubblica sulla repressione attualmente in corso in Marocco contro gli attivisti dei diritti umani e i giornalisti indipendenti.
Negli ultimi anni l’azione repressiva dello stato marocchino è andata intensificandosi, a partire a dal movimento “20 Febbraio”, un movimento di protesta popolare che ha toccato buona parte del paese sin dal 2011.
Oggi ci sono più di 200 prigionieri politici in Marocco e si stanno moltiplicando le azioni di intimidazione, aggressioni e denunce. Gli attivisti dei diritti umani e dei movimenti sociali, i sindacalisti e i giornalisti sono sotto attacco.
Il 26 Ottobre 7 attivisti, di cui 5 giornalisti, saranno sotto processo al Tribunale di primo grado di Rabat.
Sono conosciuti per la loro militanza in difesa del giornalismo investigativo ed indipendente e per diffondere notizie riguardo alla repressione nei confronti del movimento “20 febbraio”. Inoltre sono membri di varie organizzazioni e siccome le loro attività sono considerate di disturbo, hanno subito vessazioni da parte del governo marocchino. Alcuni di loro sono già stati in carcere recentemente, a seguito di false accuse da parte delle autorità, in realtà per il loro attivismo.
Va anche fatto notare che il giudice di questo processo che inizia il 26 ottobre è lo stesso che ha già condannato in passato uno dei giornalisti tra i sette imputati! La furia repressiva delle autorità marocchine continua anche coi mezzi giudiziari!
Oggi, questi sette attivisti vengono processati per accuse davvero gravi:
Maati Monjib: storico, giornalista e presidente di Freedom Now, un’organizzazione che difende la libertà di parola in Marocco. E’ stato anche ex presidente di Ibn Rushd Center for Studies and Communication;
Hicham Mansouri: poject leader alla Moroccan Association for Investigative Journalism, AMJI
Abdessamad Ait Aishah aka Samad Iach: giornalista, membro di AMJI ed ex coordinatore di Ibn Rushd Center Training Project;
Hisham Khrinchi aka Hisham Almiraat: ex direttore di Global Voices Advocacy, fondatore ed ex presidente dell’Association of digital rights – DNA
Mohamed Sber: presidente della Moroccan Association for Youth Education – AMEJ
Tutti quanti sono accusati di “attentato alla sicurezza dello stato”, che può significare una sentenza a 5 anni di carcere, con il pretesto di stare organizzando corsi per l’uso di applicazioni di software libero per gli smartphones come parte del loro lavoro (la formazione veniva fatta dal Center Ibn Rushd e AMEJ, in partnership con la ONG tedesca Free Press Unlimited) e di ricevere fondi dall’estero.
Rachid Tarik (giornalista, attuale presidente della Moroccan Association for Investigative Journalism – AMJI) e Maria Moukrim (giornalista, ex presidentessa di AMJI) sono accusati di non aver dichiarato alle autorità di aver ricevuto fondi dall’estero per le attività dell’associazione, sebbene la regolamentazione a riguardo sia poco chiara. Rischiano una multa di 20,000 dirhams (€ 1,000 ciascuno).
Non è la prima volta che si tiene un processo politico come questo in Marocco negli ultimi anni. Non se ne tiene più il conto. Facciamo appello per una mobilitazione internazionale per rompere il silenzio dei media sulla situazione attuale in Marocco, che vede dei nostri compagni, colleghi e cittadini vittime della repressione per quanto fanno in nome della giustizia sociale e contro la dittatura, la repressione, la tortura, i processi politici, l’insicurezza e lo sfruttamento.
La Rete Sindacale Internazionale di Solidarietà e di Lotta denuncia gli ostacoli alla Libertà di stampa e di espressione, ma anche la sospensione delle libertà politiche, sindacali e associative che sta avendo luogo in Marocco.
La Rete Sindacale Internazionale di Solidarietà e di Lotta denuncia lo svolgimento di questo processo politico, che si terrà il 26 ootobre 2016, e chiede l’immediato ritiro delle accuse a carico di Maati Monjib, Hicham Mansouri Abdessamad Ait Aicha, Hisham Khrinchi , Sber Mohamed Rachid Tarik and Maria Moukrim!
La Rete Sindacale Internazionale di Solidarietà e di Lotta chiede anche l’immediato rilascio di tutti i prigionieri politici rinchiusi nelle carceri marocchine!
Facciamo appello alle organizzazioni sindacali, politiche e alle associazioni di esprimere il loro sostegno ai 7 militanti accusati spedendo in massa una lettera via posta elettronica o fax alle autorità marocchine (più sotto potete trovare una traccia di comunicato e gli indirizzi cui inviarlo), che richieda il ritiro delle accuse a loro carico.
Si può anche firmare la petizione online a questo link:
***********************************
MODELLO DI LETTERA DA SPEDIRE ALLE AUTORITA’:
(When you write to the authorities, please add the address of the Support Committee, justice4morocco@keemail.me , so that we can keep track of your support.)
→ Subject line:
TRIAL OF October 26 TPI RABAT / IMMEDIATE CANCELLATION OF PROSECUTION FOR 7 JOURNALISTS AND HUMAN RIGHTS DEFENDERS!
→ Text:
” (City / Country, … / … / 2016)
(… Your name or the name of your organization, association…)
Dear Sir or Madame,
We demand the immediate cancellation of proceedings against Maati Monjib, Hicham Mansouri Abdessamad Ait Aicha, Hisham Khrinchi, Sber Mohamed Rachid Tarik and Maria Moukrim, standing trial this Wednesday, October 26, 2016 at the Trinubal of First Instance, Rabat.
We express our solidarity with the seven Human Rights activists and journalists who have been accused of serious offences by your authorities, including that of “endangering state security”, simply for having participated in the defense of free and independent investigative journalism.
We denounce the barriers against freedom of the press and expression, as well as violations of political, trade union and association freedoms in Morocco today, and demand the release of all political prisoners in Moroccan jails! “
CONTATTI DELLE AUTORITA’ MAROCCHINE:
→ To faciliate simple “copying and pasting”, here is a list of email contacts:
courrier@pm.gov.ma, ministere@maec.gov.ma, ccdh@ccdh.org.ma, mission.maroc@ties.itu.int, mission.maroc@skynet.be, info@amb-maroc.fr, cons.bastia@maec.gov.ma, consumab2@wanadoo.fr, cgmaroc.colombes@gmail.com, cgrm.dijon@maec.gov.ma, consumalille@maec.gov.ma, cons.mars@wanadoo.fr, consumamontp@wanadoo.fr, consulatorleans@maec.gov.ma, cgm.orly@maec.gov.ma, cgm.pontoise@maec.gov.ma, consumarenne@wanadoo.fr, consumastras@noos.fr, consulatgeneraltoulouse@gmail.com, consulatmaroclyon@maec.gov.ma
– Prime Minister Fax: +212 37 76 99 95/37 76 86 56. Email: courrier@pm.gov.ma
– Minister of Foreign Affairs and Co-operation. fax: +212 – 37-76-55-08 / 37-76-46-79. Email: ministere@maec.gov.ma
– Justice Ministry. Fax: +212 37 72 68 56. Email: ccdh@ccdh.org.ma
– Permanent Representative of the Kingdom of Morocco to the United Nations Office at Geneva and other International Organizations in Switzerland Fax: + (41) 022 791 81 80. Email: mission.maroc@ties.itu.int
– Ambassador of Morocco Mission to the European Union. Phone: +32 26263410 / 26263414. Email: mission.maroc@skynet.be
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