Questo mercoledì 19 ottobre è una giornata di lotta per le donne Argentine, dopo l’ennesima efferata aggressione con stupro e uccisione di una ragazza ad opera di un gruppo di uomini.
All’appello hanno aderito le donne del movimento latino americano NI Una Menos, che manifesteranno anche in Messico, Paraguay e Uruguay.
Le donne argentine marciano vestite di nero contro la banda che ha stuprato e ucciso barbaramente una giovane
Da Telesur del 19 ottobre 2016
Traduzione a cura di Sial Cobas
Il collettivo “Ni una menos” ha lanciato un appello a tutte le donne Argentine a manifestare scendendo in piazza vestite di nero tra l’una e le due di oggi per farsi sentire contro la violenza di genere e le inequità economiche, in quello che è il primo sciopero nazionale delle donne nella storia del paese.
L’astensione dal lavoro mira ad enfatizzare il ruolo cruciale che rivestono le donne nell’economia del paese e ad evidenziare il fatto che le donne sono le prime vittime dei tagli di posti di lavoro portati avanti dall’amministrazione di centro destra di Mauricio Macri, sia nel settore pubblico che privato.
L’appello alla mobilitazione è diventato virale sui social media dopo l’ennesimo femminicidio, avvenuto pochi giorni fa. Si tratta di uno dei più crudeli stupri ed omicidi mai avvenuti nel paesi nella storia recente. L’8 ottobre Lucia Perez, di 16 anni, è stata prelevata all’uscita da scuola a Mar del Plata, costretta ad assumere cocaina, violentata varie volte ed “impalata”, riportando lacerazioni e ferite agli organi interni che ne hanno caudsato la morte il giorno dopo in ospedale. Tre sospetti sono stati arrestati, compresi i due uomini che hanno portato il corpo all’ospedale cercando di coprire il crimine e farlo apparire come un’overdose.
Il collettivo NI UNA MENOS – o MAI PIU’ SOLA -, nato a marzo del 2015 ha lanciato una campagna di protesta contro la piaga del femminicidio nel paese, i cui episodi sono aumentati esponenzialmente negli ultimi mesi.
La campagna, sotto la pressione delle donne lavoratrici è stata poi sostenuta dai principali sindacati argentini. La CTA ha espresso pieno sostegno allo sciopero, ma Noemi Ruiz, responsabile dell’Ufficio “Genere ed uguaglianza” della CGT riporta che il sindacato sostiene la mobilitazione come “giorno di lotta e riflessione”, e non come sciopero nazionale.
Ma mentre la CGT dialoga col governo, le donne scendono in piazza, anche perchè guadagnano meno, sono in maggior percentuale disoccupate ( 10,5%, due punti in più rispetto agli uomini), subiscono di più gli effetti della precarietà e della povertà.
Nella capitale Argentina Buenos Aires l’appuntamento è per le 5 del pomeriggio intorno all’Obelisco, da dove partirà una marcia fino a Plaza de Mayo. Nella strada 9 Luglio le donne terranno delle lezioni pubbliche di educazione sessuale per prevenire la violenza sessista. Nelle scuole lo sciopero diventerà un momento di discussione, con le famiglie invitate a partecipare
Secondo i dati raccolti dalle organizzazioni per i diritti umani, in Argentina una donna muore ogni 30 ore per violenza domestica e dal 2008 sono state uccise 1808 donne.
Anche le donne Messicane hanno aderito l’appello alla mobilitazione contro il femminicidio di oggi 19 ottobre. In questi tre anni di governo di Enrique Peña Nieto, sono state assassinate 6488 donne, che significa 6 al giorno.