Disastro ferroviario tra Andria e Corato
comunicato stampa del 12 luglio 2016
Arrivano in queste ore notizie terribili sui due treni carichi di pendolari, lavoratori e studenti, che si sono scontrati frontalmente sulla linea a binario unico fra Andria e Corato.
Si parla di 23 morti accertati e di circa 50 feriti, diversi gravissimi. Le prime due vetture si sono sgretolate nell’impatto. Enormi difficoltà per le operazioni di soccorso.
Il nostro pensiero va alle famiglie delle vittime e dei feriti, e ai colleghi in servizio sui due treni (sicuramente un macchinista è morto e un altro è gravissimo).
Mentre il quadro del disastro si mostra in tutta la sua spaventosa portata, il Presidente del Consiglio Renzi ripete: “non ci fermeremo finché non sarà fatta chiarezza su ciò che è accaduto”.
Ma per noi che da anni ci battiamo per la sicurezza del trasporto ferroviario è purtroppo già chiara la verità: è un’altra strage annunciata, come nel 2005 a Crevalcore, come nel 2009 a Viareggio, come…
Invece del cordoglio di rito il Premier Renzi dovrebbe dare risposte ai cittadini sulla sicurezza dell’esercizio ferroviario che in questa realtà del trasporto regionale sono infinitamente arretrate rispetto all’Alta Velocità, si viaggia ancora su linea a binario unico e senza alcun sistema in grado di impedire una strage.
Non ci accontenteremo della verità giudiziaria, con le immancabili responsabilità che ci aspettiamo saranno attribuite all’ “errore umano”; le reali risposte sulla sicurezza non possono che essere sistemiche e qui le responsabilità sono in capo a chi presiede e decide gli indirizzi. Al contrario sono anni che le risorse vanno in un’unica direzione.
Anni in cui le parole d’ordine del risparmio, della compressione dei costi, della liberalizzazione hanno condizionato ogni assetto consegnandolo alla deregolamentazione del privato.
Per impedire che disastri e incidenti avvengano, occorre intervenire prima, non fare annunci, che annunci rimangono, dopo! Occorre invertire completamente la rotta della privatizzazione, delle esternalizzazioni e degli scorpori.
In primis il presidente del consiglio avrebbe dovuto disporre gli investimenti per la sicurezza di pendolari e cittadini, per il futuro del trasporto regionale e del trasporto merci al pari di quello dell’Alta Velocità, non proporre le solite frasi di circostanza.
La rete nazionale deve essere tutta a gestione unica e pubblica.
Non ci possono essere cittadini di serie A e cittadini di serie B o addirittura di serie C!
NO A LIVELLI DI INVESTIMENTI OPPOSTI PER TRENI AD ALTA VELOCITA’ E TRENI E LINEE PENDOLARI E SECONDARIE.
Il GOVERNO DEVE GARANTIRE A TUTTI I CITTADINI ITALIANI LE STESSE OPPORTUNITA’ PER VIAGGIARE IN SICUREZZA.
12 luglio 2016
CAT -CUB Trasporti – SGB – USB