Comunicato di Solidaires sul voto consultivo e sulla mobilitazione del 28 giugno

solidaires 14 giugnoUn rifiuto di massa del progetto di legge Loi Travail, manifestazioni determinate!

Comunicato di Solidaires

Traduzione a cura di Sial Cobas

Quattro mesi dopo l’inizio del movimento sociale e malgrado tutti i sotterfugi del governo, il progetto di legge Loi Travail rimane largamente inviso alla popolazione. Questa mattina l’intersindacale ha consegnato al consigliere sociale di François Hollande i primi risultati della votazione avviata quattro settimane fa. 

I risultati sono chiari, su più di 15mila punti di voto, più di 700mila voti espressi, 90% dei votanti rifiutano questo progetto di legge Loi Travail.

Di fronte a questo risultato il governo lancia una nuova pseudo consultazione, a qualche giorno dal dibattito all’Assemblea Nazionale (se stavolta avrà luogo), scegliendo i suoi interlocutori e tentando, di nuovo, la trappola della divisione sindacale.

Una volta ancora, Solidaires non viene invitata a dare il suo parere sul progetto di legge e a portare le sue proposte per un vero progetto di trasformazione sociale. A noi verrà concesso solo un incontro di 45 minuti con la ministra del lavoro e un altro di 30 minuti con il primo ministro su un testo di più di 100 pagine che tocca tutti gli aspetti più importanti per i lavoratori di questo paese. E’ questa la democrazia sociale?

Nello stesso tempo questo governo, che ha dovuto arretrare davanti all’indignazione provocata dalla sua decisione di proibire le manifestazioni a Parigi, attacca gravemente le libertà pubbliche e smista i manifestanti autorizzati ad entrare nel corteo. Oggi erano più di 200 i militanti di differenti organizzazioni che si sono ritrovati bloccati per parecchie ore da una retata davanti alla Borsa del Lavoro a Parigi e non gli è stato permesso manifestare. Altri non hanno potuto portare le loro bandiere, sciarpe o borse e abbiamo manifestato tra cordoni di forze dell’ordine, recinzioni e cannoni ad acqua in un’atmosfera opprimente e ansiogena.

Fin dall’inizio il governo ha cercato di spaventare i manifestanti. Malgrado tutto questo, eravamo più di 50mila a Parigi e decine di migliaia in tutta la Francia per dire No a il progetto di legge Loi Travail. Questo è il segnale di un movimento sociale forte e capace di durare. Per l’Unione Sindacale Solidaires si deve proseguire la battaglia e riuscire ad imporre le nostre rivendicazioni.

Ci adopereremo nei giorni che vengono, durante il dibattito parlamentare, tutta l’estate e oltre se necessario, fino al ritiro del progetto di legge Loi Travail.

Parigi, 28 giugno 2016