Ancora scioperi oggi in Francia soprattutto nel settore dei trasporti: i lavoratori delle ferrovie, i portuali, i camionisti e i controllori di volo stanno bloccando l’economia per combattere la Loi Travail e, nel caso dei ferrovieri, per rigettare la riforma che peggiora le condizioni lavorative della categoria. Le ferrovie dello stato SNCF parlano del 40% delle tratte in meno e dichiarano che l’adesione dello sciopero di ieri è stata del 15%, mentre oggi si attesta al 13,8%. Un drastico calo rispetto alla partecipazione allo sciopero unitario del 9 aprile. Questo è un dato. La novità è però la crescente convergenza delle lotte e la determinazione di chi continua a scioperare. SUD Rail, ma anche CGT e FO invitano i lavoratori a prolungare lo sciopero.
La protesta tocca anche gli aeroporti, dove i lavoratori si sono mobilitati con il principale sindacato dei controllori di volo, l’Usac -CGT, per il ritiro della Riforma del Codice del Lavoro e contro l’approvazione per decreto da parte del governo. Scioperano anche i lavoratori statali della FNTE CGT e quelli della scuola, con CGT-Educ’Action, FSU (Snes e Snep) e SUD-Education.
Di fronte a questa rivolta contro la la riforma del lavoro e il modo antidemocratico cui è ricorso il governo per approvarla, il primo ministro Manuel Valls ha oggi dichiarato ad essere pronto a riportare l’ordine con la forza.