Cresce la mobilitazione in Francia contro la Loi Travail. Finalmente sono scesi in campo gli operai! In otto raffinerie su otto – comprese quelle di Exxon Mobil – è stato votato a larghissima maggioranza lo sciopero.
Emmanuel Lépine, segretario federale del settore petrolifero della CGT ha annunciato che “questa mattina si è votato per lo sciopero a Notre-Dame-de-Gravenchon (Seine-Maritime) in risposta allo sgombero da parte della polizia dei picchetti a Fos-sur-Mer”.
Questa mattina le forze dell’ordine sono infatti intervenute per rimuovere i blocchi che i militanti della CGT avevano allestito per impedire l’accesso alla raffineria e al deposito petrolifero di Fos-sur-Mer, presso il porto di Marsiglia. Sono stati usati lacrimogeni, cannoni d’acqua e proiettili di gomma. “Ci sarà un abbassamento di almeno il 50% della produzione alla raffineria Exxon Mobil di Gravenchon”, ha aggiunto. “Anche a Fos si è votato per lo sciopero, non c’è nulla in lavorazione ora. Otto raffinerie su otto sono attualmente in sciopero”.
Lo sciopero si estende anche al porto di Le Havre. Il personale dei terminal petroliferi, che assicura il 40% delle importazioni francesi di carburante, ha votato lo sciopero lunedì sera. Uno sciopero che si aggiunge ai blocchi delle raffinerie e di molti depositi di carburante.
“20% dei benzinai sono chiusi o in carenza di gasolio”. Questo è l’ordine di grandezza delle conseguenze dello sciopero da lunedì sera. Iniziano le misure di razionamento della benziana. Da parte sua, il capo del governo, sempre sordo alle rivendicazioni dei lavoratori e al malcontento della maggior parte della popolazione verso la Loi Travail ha affermato anche oggi che non ci sarà alcun ritiro della legge e che altri blocchi e picchetti saranno sgomberati con la forza. Giovedì 26 ci sarà uno sciopero generale nazionale indetto dal coordinamento intersindacale. La CGT ha inoltre indetto uno sciopero ad oltranza alla RATP (Ente autonomo dei trasporti parigini), dove è il maggiore sindacato, a partire dal 2 giugno.