12 MAGGIO GIORNATA INTERNAZIONALE DELL’INFERMIERE
MA NON C’E’ NULLA DA FESTEGGIARE CON QUESTI ORGANICI DI PERSONALE RIDOTTI ALL’OSSO E GLI OPERATORI ALLO STREMO DELLE FORZE
PRESIDIO dalle ORE 10.00 ALLE ore 13.00
sotto la Sede della DIREZIONE TERRITORIALE del LAVORO
Via Mauro Macchi n. 9/11 MILANO
In occasione della Giornata Internazionale dell’Infermiere, i Lavoratori dell’Ospedale San Paolo saranno in Presidio sotto la sede della Direzione Territoriale del Lavoro di Milano dove verrà presentato un Esposto sulle condizioni lavorative e di stress degli operatori sanitari, sia questi Infermieri che Personale di supporto, costretti a svolgere turni notturni massacranti, a saltare i riposi, a rinunciare a giorni di ferie e a non poter programmare nulla della propria vita privata, perché per “esigenze di servizio” possono sempre essere richiamati in servizio.
Saremo sotto questo Palazzo dove una sede territoriale del lavoro, che dovrebbe vigilare sull’applicazione sia delle norme contrattuali che di quelle relative alla sicurezza e tutela dei lavoratori, molto spesso e’ sorda alla richieste e rivendicazione di quest’ultimi.
Dallo scorso 25 Novembre ’15, il lavoro di tutto il Personale del Comparto della Sanità doveva essere riorganizzato in modo da adeguarsi integralmente alla normativa europea sugli orari di lavoro e sui riposi, conseguentemente alla applicazione della Legge 161/2014. Ma le Direzioni delle varie Aziende Ospedaliere l’hanno applicata al solito modo e cioé “all’italiana”: invece di assumere il Personale hanno aumentato le ore del turno notturno.
Con questa iniziativa vogliamo aprire una piattaforma rivendicativa per il riconoscimento delle tutele sul lavoro notturno e contro la carenza di organico del personale ospedaliero che la Regione Lombardia non vuole riconoscere. In effetti sul territorio nazionale la carenza di organico per coprire la turnazione del personale di assistenza è di 18.000 operatori (oltre 2.000 in Lombardia alla luce dell’entrata in vigore della normativa sui riposi), mentre ne servirebbero più di 60.000 per adeguarsi alla media OCSE di Infermieri per 1.000 abitanti (in Italia la media é di 6,4 infermieri contro gli 8,8 degli altri Paesi OCSE).
Per questo motivo saremo (in data da comunicare) sotto il palazzo della Regione Lombardia con una mobilitazione che vedrà coinvolta la popolazione, forze sindacali ed associazioni perché la nuova legge regionale di riordino delle Aziende Ospedaliere e del Territorio entrata in vigore dal gennaio ’16, sta facendo scempio del SSN, con accorpamenti di Aziende, chiusure di reparti e Servizi sociali, aprendo la strada alla privatizzazione più sfrenata e lucrando sulla salute dei cittadini e dei lavoratori.
Occorre che tutti facciano sentire la loro voce ed esigere con forza per noi e per i cittadini condizioni corrette di lavoro ed il rispetto dei diritti fondamentali quale quello alla salute.
Comunicato del Sindacato Autogestito USI Sanità – Ospedale San Paolo