Comunicato dell’Unione Sindacale Solidaires
Di fronte all’ampio spettro di riforme in arrivo, i lavoratori del Pubblico Impiego si trovano oggi a patire un forte degrado delle loro condizioni di vita e lavoro.
- la riforma territoriale, che viene portata avanti a tappe forzate e che trasforma l’organizzazione amministrativa a livello statale e territoriale
- l’insieme di riforme che attraversa tutti i settori della funzione pubblica – l’educazione, la sanità, i servizi sociali, l’ONF (Ufficio Nazionale delle Foreste), l’Onema (Ufficio Nazionale dell’Acqua e degli Ambienti Acquatici), ecc…
- il progetto di legge finanziaria che conferma un nuovo anno di austerità e una nuova ondata di soppressione di posti di lavoro in molti settori.
- Il PLFSS (Progetto di Legge per il Finanziamento della Protezione Sociale) che porta avanti il lento degrado della nostra protezione sociale (welfare state).
Tutte questioni che ci devono spingere ad agire immediatamente!
A questo si aggiunge un appuntamento importante: a febbraio 2016 ti tengono le prime negoziazioni salariali nel Pubblico Impiego, dopo vari lustri!
Ricordiamoci che l’indicizzazione salariale è congelata dal luglio 2010!
Solidaires propone di utilizzare questo appuntamento innanzi tutto per reclamare il recupero delle perdite subite da fin troppi anni! Questo passa per l’attribuzione di un numero di punti di indicizzazione uguale per tutti i dipendenti pubblici. Sarà un semplice atto di giustizia per le basse retribuzioni di cui hanno sofferto e soffrono un gran numero di dipendenti pubblici.
Ma noi rivendicheremo anche la rivalutazione dell’indicizzazione salariale che è l’elemento di determinazione dei nostri salari.
E se non vogliamo solo uno 0,1% a partire dal primo gennaio 2017 a qualche mese dalle elezioni presidenziali, dovremo aver costruito un rapporto di forza che ci permetterà di esigere una vera rivalutazione all’altezza delle nostre rivendicazioni.
E’ per tutti questi motivi che SOLIDAIRES, insieme alla CGT e a FO invita alla mobilitazione il 26 gennaio 2016.
Prima delle negoziazioni salariali, per meglio pesare su di esse, e al momento in cui la riforma territoriale si metterà in campo nelle nuove regioni, mobilitiamoci:
- per salari migliori
- per veri posti di lavoro, che permettano di assicurare i nostri compiti nel servizio pubblico
- per un pubblico impiego di prossimità
Strutturiamo questa giornata in due momenti: al mattino, mobilitazione in ogni settore per esprimere la nostra collera e le nostre rivendicazioni specifiche e mobilitazione unitaria nel pomeriggio per affermare il nostro impegno nel Pubblico Impiego!
Facciamo di questo periodo un momento forte di mobilitazione. Assemblee generali, HMI, convocazione degli eletti, incontri sul Pubblico Impiego e sul servizo pubblico in generale, una serie di iniziative che permettano di scrivere la giornata di sciopero del 26 gennaio in una dinamica d’azione necessaria per affermare le nostre rivendicazioni.