All’indomani della giornata del 26 gennaio: continuare la mobilitazione!
Comunicato di Solidaires Pubblico Impiego, Parigi, 17 gennaio 2016
Il 26 gennaio, tra i 120 e i 150mila dipendenti del Pubblico Impiego sono scesi in piazza per esprimere la loro collera verso una politica regressiva e austeritaria.
Potere d’acquisto dimezzato, soppressione di posti di lavoro – che hanno causato l’indebolimento dei servizi e sofferenze sul posto di lavoro – riforme strutturali che rimettono in causa il ruolo stesso del servizio pubblico…
E’ proprio per queste tre importanti questioni che il 20% di tutto il comparto del Pubblico Impiego ha deciso di aderire allo sciopero (con grandi varianti di adesione a seconda dei settori).
Indetta da solamente tre organizzazioni sindacali (Solidaires, CGT e FO), questa giornata di sciopero è stata senza dubbio la più importante di questi ultimi anni. E’ il segno che le nostre rivendicazioni sono legittime.
E’ un primo passo nella costruzione di una mobilitazione verso l’ttenimento delle nostre rivendicazioni.
Siamo ben coscienti che ci vorrà di più per costringere il governo ad ascoltarci. Il discorso di ieri della Ministra della Funzione Pubblica (Pubblica Amministrazione) è stato leggermente provocatorio.
E’ quindi necessario continuare con questa mobilitazione. Dobbiamo puntare a costruire un rapporto di forza nella lunga durata:
- trasformare l’appuntamento sulla rinegoziazione del salario di fine febbraio in un altro momento di lotta
- proporre l’allargamento della mobilitazione ad altre forze sindacali interessate
Il momento è ora o mai più, per fare pressione e permettere ai lavoratori del pubblico impiego di esprimere la loro legittima collera.