Martedi 22 dicembre si è svolta l’assemblea generale dei lavoratori e delle lavoratrici del Comune di Milano.
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La partecipazione non è stata altissima ma abbastanza significativa, tenuto conto delle giornate pre-natalizie, delle tensioni esistenti tra i dipendenti comunali. Erano presenti circa 400 lavoratori e lavoratrici, e si sono alternati parecchi interventi di delegati e lavoratori che, da una parte illustravano i contenuti della piattaforma contrattuale approvata unitariamente dall Rsu del Comune, dall’altra si misuravano con le altre due questioni all’ordine del giorno, cioè la vertenza aperta con l’ente sulle politiche occupazionali – con 170 precari che a fine anno saranno lasciati a casa perchè questa Amministrazione “arancione” ha pervicacemente rifiutato qualunque proroga dei contratti in essere per permettere poi nel 2016 la contrattazione sulla formazione di nuove selezioni per graduatorie di tempi determinati; e la questione del finanziamento del Fondo produttività 2015- per capire quello in cui confluiscono le risorse finanziarie per il premio di produttività e per nuove progressioni orizzontali.
L’Assemblea ha fotografato lo stato d’animo dei lavoratori del Comune, abbastanza insofferenti nei confronti questa Amministrazione, arrabbiati per le campagne contro i dipendenti pubblici e lo scandaloso “vuoto contrattuale”; ma con un forte atteggiamento di delega verso Rsu e organizzaizoni sindacali che lascia trapelare una qualche diponibilità alla mobilitazione ove questa sia sostenuta da uno schieramento sindacale che appaia credibile e deciso.
La mozione conclusiva rispecchia l’andamento dell’assemblea, si segnala la rottura di fatto con l’amministrazione e si indica un percorso di mobilitazione verso lo Sciopero generale dell’Ente. Ma senza alcuna data precisa, indicando così il “freno a mano” con cui procedono i sindacati confederali, costretti a recepire una certa spinta di gruppi di delegati e lavoratori- e delle OO.SS del sindacalismo alternativo, Sial e Slai Cobas e Usb – ma sempre a partire da un approccio moderato e autolimitante che concepisce la lotta come ultima scelta possibile una volta esauriti tutti i margini negoziali possibili.
Vedremo come si ripartirà all’inizio del 2016.
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I lavoratori del Comune di Milano, intervenuti numerosi nell’assemblea sindacale del 22.12.2015,
– ascoltati gli interventi esplicativi della proposta di piattaforma Rsu per il rinnovo del CCNL degli Enti Locali,
– preso atto delle problematiche inerenti le politiche occupazionali e la costituzione del fondo 2015
– dopo una discussione partecipata
approvano i contenuti della proposta di piattaforma presentata dalla Rsu come contributo concreto a tutti i soggetti sindacali affinché ne tengano conto nella trattativa per il rinnovo del CCNL e nelle azioni di sensibilizzazione, di mobilitazione e di sciopero che saranno necessarie per sostenerla.
In particolare chiedono:
a. di rispettare le decorrenze (2010-2015) e a garantire le quantità economiche perdute dai lavoratori pubblici a causa dei mancati rinnovi negli anni di blocco della contrattazione (2010-2015)
b. di respingere le proposte di incremento del governo ritenendole umilianti e offensive della propria dignità di lavoratori e di cittadini
c. di respingere tutti i tentativi di armonizzazione fra i contratti e le leggi regressive approvate negli ultimi anni, con particolare riferimento
– alle proposte di soppressione delle clausole che garantiscono il confronto sulla riorganizzazione dei servizi;
– agli schemi aprioristici proposti per la valutazione della performance
– alla mobilità coercitiva
– alla negazione del diritto al reintegro (Job Act)
Raccomandano ed esigono che le ipotesi di accordo sul CCNL siano sottoposte alla consultazione dei lavoratori interessati
2. Chiedono, inoltre, la prosecuzione del confronto a livello aziendale sulle assunzioni necessarie a sostenere gli standard quantitativi e qualitativi dei servizi e a dare prospettive di lavoro ai lavoratori precari
3. Rivendicano risorse aggiuntive sul Fondo 2015 che sblocchino gli istituti contrattuali bloccati da anni, in modo che vengano distribuite, attraverso la contrattazione integrativa, alla generalità dei dipendenti del Comune di Milano, ricercando le condizioni di tenuta finanziaria che consentano una ulteriore progressione economica per tutti i dipendenti, senza penalizzazioni
Impegnano la RSU e le Organizzazioni Sindacali dell’Ente a sostenere il negoziato con azioni di mobilitazione anche eclatanti, fino allo sciopero di ente, nei tempi più utili per poter incidere sulle decisioni finali.
Mozione approvata all’unanimità.